La Regione ha inviato una diffida al Comune, che differenzia solo il 7% dei rifiuti. Ma il primo cittadino non ci sta: "Paghiamo gli errori della vecchia amministrazione e le carenze del governo regionale"
Lo schema è ormai consueto: l'opposizione attacca, il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto replica addossando le colpe alla precedente amministrazione. E così è andata anche dopo le polemiche sulla diffida, inviata dalla Regione al Comune, a darsi una mossa sulla raccolta differenziata, ferma al 7%. Per il sindaco Roberto Materia andrebbero recuperati anni di ritardo; quegli stessi anni in cui il servizio di raccolta differenziata fu avviato dalla giunta dell'ex primo cittadino Maria Teresa Collica.
Materia spiega che circa due terzi dei siti indicati nel progetto per la collocazione dei cassoni mobili di raccolta non sono utilizzabili perché interferiscono con la viabilità; un errore di previsione che, unito ai problemi sistemici della raccolta rifiuti a livello regionale, impedirebbe l'incremento delle percentuali di differenziata. Il sindaco sottolinea inoltre che i problemi non riguardano solo Barcellona, ma almeno un'altra cinquantina di Comuni in tutta la Regione.
Eppure, come sottolinea il Movimento città aperta, sono passati due anni dall'insediamento della nuova amministrazione, che nei proclami elettorali prometteva di ottimizzare la gestione dell'ordinario. "Senza scivolare in ulteriori e pleonastiche diatribe sulle questioni, sulle inerzie e sulle responsabilità degli anni passati, si può serenamente comprendere quali siano le difficoltà cui si va incontro per migliorare oggi i livelli di differenziata" – scrive il sindaco, prima di ribadire che, se la differenziata è ferma al 7%, è soprattutto a causa di un errore nella collocazione dei cassonetti in città, colpa della vecchia giunta. Non resta che attendere i correttivi necessari, nella speranza che la revisione sia più lesta di quanto è stata sinora.