Il governatore abbruzzese ha lanciato una proposta shock: chiudere le Università di Bari, Messina ed Urbino. Il rettore dell’Ateneo peloritano: guardi in casa propria e pensi agli sprechi della sua Regione
Polemica a distanza tra il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ed il rettore dell'Università di Messina Pietro Navarra. Ad accendere la miccia è stato il governatore abbruzzese , che sul suo profilo Facebook ha lanciato una proposta shock: chiudere le Università di Bari, Messina ed Urbino, tutte e tre in «fondo alla classifica dell'Anvur»
«Non è frequentando una fabbrica delle illusioni che ci si costruisce in futuro», ha commentato ancora su social network Chiodi. Immediata la replica piccata di Navarra , che all’Ansa ha dichiarato: «È del tutto fuori luogo il commento del Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il quale, tra l'altro, riprende un commento apparso oggi sul 'Corriere della Sera».
«Se da un lato appaiono inadeguate – ha aggiunto il rettore dell’Ateneo peloritano – talune valutazioni espresse su realtà distanti dal suo ruolo istituzionale, dall'altro sarebbe più corretto che egli, in tema di sprechi, si domandasse se nell'interesse nazionale non fosse più opportuno accorpare talune Regioni, come l'Abruzzo, che producono meno della metà della ricchezza prodotta in media nelle 20 Regioni italiane'».
«I legittimi tormenti del Presidente Chiodi su come ridurre le inefficienze del settore pubblico italiano – ha concluso Navarra – apparirebbero più credibili se egli, piuttosto che guardare in casa d'altri, si facesse portatore di un progetto di riassetto istituzionale con l'obiettivo di ridurre il numero delle Regioni tenendo conto della loro capacità di produrre ricchezza. Ricordiamo al Presidente Chiodi che le Regioni hanno rappresentato, sin dalla loro costituzione, la principale fonte di crescita della spesa pubblica nel nostro Paese».
Come provocazione basta e avanza… Certo ke ultimi lo siamo e questa è realtà . Soldini sperperati a messina”leva più”, abbuffate a più non posso. Le strutture
cadono a pezzi, laboratori senza risorse insomma tanto bene nn siamo messi . Ora il punto è si vuole continuare così ed il primo venuto a deruderci oppure ci vogliamo ricordare cosa eravamo e così iniziamo una bella risalita? Cmq di scossoni con questo cambio al vertice non se né visto…..
Beh, se proprio dobbiamo esser pignoli, la Sicilia, in quanto a produzione di ricchezza, con chi la dovremmo accorpare? Il Burkina Faso o lo Zambia?
L’università di Messina così com’è è solo uno stipendificio: serve più ai professori che agli studenti.
hanno anche il coraggio di parlare, sono ultimi e parlano come se ne avessero diritto e potessero dare lezioni agli altri.La risalita non ci sarà mai, tutto deve rimanere così
poi mi domando MESSINA COSA PRODUCE??
😀 Ma Chiodi, quando dice ‘ste xxxxate ha il cervello collegato? Se c’è una classifica, ci sarà un primo ed un ultimo posto. Se si elimina man mano chi si trova all’ultimo posto, com’è ovvio si eliminerà l’intera graduatoria. Allora non ci resta che evitare graduatorie utili sovente ai soliti noti, ai soliti luoghi etc. Per quanto riguarda la qualità dell’Ateneo, porto a conoscenza del presidente che questa viene stilata su parametri che includono, ad esempio la ricettività per gli studenti, per cui gli Atenei del sud sono fortemente penalizzati dalla mancanza di infrastrutture (che si inquadra in precise scelte politiche). Ciò non toglie che i ragazzi laureati ANCHE in atenei del sud, poi trovino lavoro sia in Italia che, come spesso accade, all’estero, posti nei quali MAGICAMENTE ciò che hanno appreso è non solo condizione sufficiente ad ottenere l’impiego, ma anche a prevelere su colleghi provenienti da blasonatissimi atenei. Una provocazione, infine: visto che per trovare un ateneo italiano positivamente valutato a livello mondiale dobbiamo arrivare al 150° posto, si potrebbe proporre di far valere la graduatoria fino a lì ed aspettare che il Chiodi di turno ne chieda la soppressione……..
E’ scorretto e strumentale entrare a gamba tesa su argomenti che mostrano il fianco debole. Come il Comune di Messina a meno di tre mesi dalle elezioni così anche la nuova Università è nata ieri, nello stesso periodo. Se qualcuno pretende di avere bacchette magiche e soluzioni d’artificio, si accomodi pure. Ma non è con la polemica che si risolvono i problemi, quanto con la fiducia riscontrata nelle persone che ci hanno messo la faccia e rischiare e sulle cose da fare. Che se non prima si fanno e non si dà il tempo a chi di dovere di farle, è demagogia pura parlarne. Roba da buddaci, la peggiore specie dei pesci.
Sono assolutamente d’accordo. Uno stipendificio strettamente riservato a: parenti ed amanti, figli di m……..i e presidenti di t…….e. Iniziamo da giurisprudenza: Per il prof T….o la figlia M…A., il nipote M……s. Per il prof S….a, il figlio F…o, il nipote A…..o. Per il prof C…….a la figlia A.a
Purtroppo a messina non esistono giornalisti con gli attributi capaci di pubblicare la scandalosa rete di parentele…
chiudiamo pure l’università, il comune, gli ospedali, la provincia, lo iacp, il teatro, sequestriamo pure la lapa a quello che vende luppina e poi andiamo tutti affan….
mai sentite tante +++++++++++in vita mia come negli ultimi anni in questa italia di 3 lire, fatta da uomini di 3 soldi, incapaci di intendere e di volere nel vero senso della parola.
ah..dimentikavo, per gli amanti della distruzione, fate un bel referendum..terremoto o atomika??? cosi ci mettiamo un punto e la finiamo di skrivere +++++ a più non posso.
Università = stipendio sicuro xché abolirla ? Non ci sono industrie né catene alberghiere almeno l’università che ci da mangiare!!
chi è nato ieri?? ahaah
Napoleone ancora non sei andato in esilio? Devi sempre dire le stesse cose bla bla bla bla. Gente come te non serve a niente. Tempo fa ti ho proposto di pagarti un bel biglietto aereo e ti farò partire anche dal tuo aeroporto preferito quello della città più mafiosa della Sicilia indovina qual è? Devi parlare solo quando sarai interpellato. Per te la democrazia non vale….
Ci vuole tanto coraggio a paragonare la nuova giunta comunale,
con il nuovo rettorato. Scherziamo! Il rettorato è espressione diretta di chi ha gestito l’università negli ultimi 30 anni.
L’elenco dei prorettori è più esplicativo di mille parole.
Li elenchiamo assieme?
mi risponda, grazie.
Un triste ricordo….Durante una festa di 18 anni in casa di amici, un ragazzo brillante e talentuoso così rispose a chi gli chiese lumi sulle sue ambizioni universitarie: la mia passione è diventare un chirurgo, ma purtroppo, non avendo parenti o amici nell’Università di Messina dovrò espatriare. Io intervenni aspramente criticandolo per l’eccessivo pessimismo, bollandolo come il classico disfattista cronico messinese.
Morale: dopo 25 anni, lui è diventato un importante chirurgo di un ospedale Inglese. Mentre la nostra università, grazie alla talentuosa e brillante gestione di parenti ed amici, è tra le peggiori in Italia.
Spero mi risponda un docente
grazie.
Pensi che nelle altre realtà universitarie non sia così?
Invece di distruggere tutto e tutti perchè non si pretende un mutamento radicale, anche con l’uso dell’atomica?
Sareste tutti più contenti.
Le rispondo io? Messina purtroppo riesce a produrre gente come Lei.
Lei sta paragonando un università non italiana. Purtroppo in Italia funziona così. La gente non capisce che queste cose purtroppo accadono in tutte la università d’Italia. È questo fenomeno e da sconfiggere. Io ho un amica di Roma che si lamenta appunto che alche nella sua università funziona così. Ora il messinese deve come sempre buttare fango sulla città. Già non basta che ci hanno tolto anche le mutande, si continua solo ed esclusivamente nel parlare male. Bisogna saper far cambiare le cose altrimenti non si va da nessuna parte. Poi se ricordate i docenti nell ultima inchiesta venivano minacciati da dei ragazzi calabresi. Pensateci su prima di parlare….
Scusate se insisto. Sembra apparentemente entrarci come i cavoli a merenda . Ma non aver compreso che la scelta di Messina quale sede della realizzazione della più innovativa ed avanzata opera di ingegneria civile nella quale si sono cimentate le piu importanti universita del mondo Italiane , Danesi americane. Giapponesi.etc..avrebbe consentito una “contaminazione” benefica capace di sprovincializzare la nostra università nonché fornire occasione di lavoro per un intero territoro privato di qualsiasi vitalità produttiva …di ricchezza economica e..culturale. Ebbene , a parte la nota miopia dei politici che navigano a vista preoccupati del consenso immediato, non mi ricordo un solo intervento o impegno di un accademico della nostra Università a favore del Ponte. Basta scorrere l’elenco dei 39 accademici di fama mondiale che , mi pare nel Febraio scorso hanno pubblicato a pagamento sul Corriere della Sera un comunicato invito a non disperdere lo straordinario bagaglio di studio e conoscenze accumulate dalla progettazione del Ponte sullo Stretto. Bene se andate a scorrere l’elenco( click su Google) NESSUN esponente delle nostre università , ultime in classifica, e’ presente .
Inoltre qualcuno mi sa anche spiegare perché nessun accademico della facoltà di architettura ( RC) o ingegneria ha osato rispondere ,anche solo per dovere di cortesia , all’ arch. Daniel Libeskind, forse il maggior architetto vivente , allorquando ha pubblicamente invitato i suoi ” colleghi” dello stretto a collaborare con Lui comprendere e ” recuperare” i valori, la peculiarità e la storica magica suggestione dello stretto di Messina, la al fine di procedere ad una corretta e necessaria RI PROGETTAZIONE di una città tragicamente ” oltraggiata” e offesa dagli uomini e dagli eventi….o ancora non mi ricordo che fra tanti convegni internazionali, tavole rotonde , incontri accademici , premi, e quant’altro ..L’università di Messina abbia mai una volta scelto il tema del PONTE DI MESSINA …
Vi pare possibile? Che vi suggerisce?….
Ne’ conforta sapere che gli ultimi posti in tutte le classifiche ahimè sono state paventate e da me previste da quasi dieci anni quale ovvia conseguenza di mancanza di visione strategica, desertificazione produttiva e mancanza di solidarietà SOCIALE …di cui è’ responsabile l’intera classe dirigente nel suo complesso e forse tutta la cittadinanza , incluso probabilmente , che dire ,anche me stesso …
Scusate, ma il sistema di valutazione dell’Anvur è supercriticato perchè non esprime i reali valori, i parametri di valutazione dell’Anvur non sono credibili.
Chiedo a molti di voi…….Smettetela di fare i pettegoli antimessinesi……guardate nel vostro orto…….
Navarra ha ragione….. Le regioni sono da abolire subito…..Sono le istituzioni più giovani ed in assoluto sono supersprecone….Le regioni sprecano e sono da abolire non le province.
mezza città campa affittando posti letto agli studenti (in nero)… levaci pure l’università e possiamo chiudere baracca e burattini
Condivido le Sue osservazioni. E mentre spero che l’Università di Messina migliori,sopprimerei queste discutibili graduatorie, mortificanti per chi in quest’Università studia o insegna seriamente.E penso che ce ne siano,parentopoli a parte.
noam, la verità fa male non, avrai mai nessuna risposta a tema, da qualche docente locale
Rifletta lei prima di scrivere, mi sembra un pò confuso. Purtroppo lei confonde l’istituzione autonoma universitaria con il Comune di Messina. Il sindaco, fortunatamente, è eletto dai cittadini. Il corpo docente ed amministrativo universitario si costituisce attraverso concorsi interni. Nessuno getta fango sulla nostra città, anzi sono il primo a sostenere il contrario, è l’università a discreditare il nome della nostra città.
Sicuramente , anche nelle altre università italiane prevarranno logiche di parentela nella selezione del corpo docente. Purtroppo i parenti più fessi li abbiamo beccati noi……
Certo che hai la testa dura! Ponte, GIUSTAMENTE, non se ne fa più! L’unica cosa buona di questo sindaco è la guerra al Ponte (ed io, che lo avverso perché persona, a mio avviso, incompetente, in questi anni di battaglie contro il Ponte l’ho sempre affiancato)
Insistere con la litania del Ponte è da illusi. Poi informati chi sono i 39 esperti (?) di fama mondiale (??) che avrebbero pagato di tasca loro la pagina del Corriere. Ancora che credi allo scecco che vola sei?
Elenchiamoli pure, non ho difficoltà, ma non c’è un nome che abbia avuto a che fare con la passata amministrazione. Anzi uno c’è, proprio il rettore, Pietro Navarra, ch’era prorettore con Tomasello, con il quale – per il bene dell’Università – ha avuto un confronto serrato, spesso aspro, e infine conclamato da una rottura insanabile su temi assai delicati e strategici per il bene dell’Istituzione.
Gli altri sono docenti che dell’opposizione a Tomasello ne hanno fatto una bandiera. Come Emanuele Scribano, Michele Limosani, Giovanni Cupaiuolo, e molti altri, tutti. Che non hanno scheletri negli armadi e figli sulle cattedre. Tutti nomi che onorano l’impegno che hanno assunto anzitutto da docenti i cui curricula scientifici parlano per loro.
E’ facile strumentalizzare da fuori. Ma viverci dentro è un’altra storia da raccontare.