Coglitore, l'addio amaro a Luigi Croce. L'amministrazione comunale "prende le distanze"

Coglitore, l’addio amaro a Luigi Croce. L’amministrazione comunale “prende le distanze”

Coglitore, l’addio amaro a Luigi Croce. L’amministrazione comunale “prende le distanze”

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giovedì 27 Giugno 2013 - 12:13

Il ragioniere generale si toglie i sassolini dalla scarpa e critica la gestione commissariale, circostanziando le "accuse". E promuovendo la difesa. L'ammnistrazione comunale si dissocia dal documento: "opinioni personali dei suindicati dirigenti e non coinvolgono in alcun modo l'Ente"

Hanno vissuto da “separati in casa” sin da subito. Colpa dei numeri. Il ragioniere generale ed il commissario straordinario Luigi Croce, tra di loro non si sono mai “presi”. Questione di numeri, di quei debiti che per l’uno non arrivavano a cento milioni e per l’altro sommavano quasi mezzo miliardo. Per l’approccio al tema. Per le conclusioni. E per le relazioni presentate alla Corte dei Conti. Con l’addio di Croce e l’arrivo del nuovo sindaco renato Accorinti, Coglitore qualche sassolino dalla scarpa se lo è tolto. “Sarò sincero e chiaro, come del resto lo sono sempre stato in tanti anni di onorato servizio alle dipendenze del Comune di Messina, prima come dirigente al bilancio e al conto consuntivo, e poi dal 1° aprile 2008 come ragioniere generale: sedici, anni in cui ho prestato la mia opera in tante legislature, di cui tre interrotte e proseguite con gestioni commissariali”. “Entrando poi nello specifico – spiega Coglitore insieme al dipartimento programmazione, bilancio ed entrate, Giovanni Di Leo, – dobbiamo dire che l'ultima gestione commissariale certamente non ha brillato e non si è rivelata la migliore nei rapporti con la dirigenza; è stata connotata da diffidenza, presunzione e atti di prevaricazione nei confronti di quest’area economico finanziaria, basti pensare all’assenza dei dirigenti del settore in tutte le conferenze in cui si è discusso dei problemi finanziari dell’ente. Rammentiamo – proseguono – a tutti coloro che hanno seguito le vicende della gestione commissariale, la doppia relazione, presentata il 9 novembre dello scorso anno alla Corte dei Conti; documento richiesto solo a quest’area ed al Collegio dei Revisori, trasmesso in anticipo al commissario Croce, il quale si è presentato con i suoi esperti e con un'altra relazione, non richiesta, a noi sconosciuta e riportante una serie di incongruenze (debiti dell’ATO Me3, ATM, ecc.), che molto probabilmente hanno orientato la Corte dei Conti in senso negativo. La conferenza stampa del 12 novembre dello scorso anno, in cui sono stati dichiarati debiti per 240 milioni, di cui nessuno ha mai saputo fornire l’elenco; il bilancio di previsione 2012 approvato il 31 dicembre scorso, contenente l’entrata che il Commissario aveva concordato con il presidente della Regione, Rosario Crocetta , di 40 milioni – evidenziano Coglitore e Di Leo – che prima doveva essere di 200 milioni, poi di 90 milioni ed infine si è rivelato una beffa, in quanto la corresponsione è stata subordinata ad una serie di condizioni non realizzabili. L'Area Coordinamento Economico Finanziario aveva più volte suggerito al Commissario, sin dai primi giorni di dicembre, di approntare un bilancio non tenendo conto delle promesse della Regione siciliana. Infatti il 21 dicembre scorso è stato trasmesso lo schema di bilancio che, a nostro avviso, poteva essere approvato; è stato invece restituito con una nota, certamente predisposta dagli esperti, in cui venivano formulati rilievi incomprensibili ed inopportuni. La predisposizione del piano di riequilibrio pluriennale 2013-2022, approvato dal Consiglio Comunale l’11 febbraio scorso, è stato redatto in perfetta solitudine senza alcuna direttiva dalla gestione commissariale. Allo scadere del termine assegnatoci per la predisposizione, il piano è stato consegnato al Commissario, il quale assieme al suo pool di esperti ha pensato bene di incrementare le entrate con delle risorse che l’AMAM avrebbe dovuto versare al Comune per l’uso degli impianti, per un importo di 150 milioni, rateizzando la cifra in 10 milioni annui, e che l’AMAM, a sua volta, avrebbe dovuto recuperare aumentando le tariffe di erogazione dell’acqua potabile senza preoccuparsi minimamente dell’impossibilità per il Consiglio Comunale di elevare le predette tariffe. Infatti ci piace rammentare agli esperti che l’AMAM, con una nota del 20 marzo scorso prot. n° 6396, aveva comunicato al Commissario che il costo del servizio acquedotto era coperto nella misura del cento per cento, per cui riteniamo che in nessun caso potevano essere aumentate le tariffe. Ed ancora, le eventuali delibere di aumento delle stesse, qualora il Consiglio le avesse adottate, sarebbero state soggette all’approvazione del C.I.P.E. Il venir meno del contratto di servizio con l’AMAM, previsto nel piano di riequilibrio per 145 milioni, considerato l’asse portante del piano medesimo, assieme ad altre criticità, quali la mancata liquidazione dell’ATM e della Messinambiente, la mancata trasformazione in società per azioni dell’ATM, nonostante la deliberazione del Consiglio Comunale del febbraio 2012, ha fatto venir meno il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, con le conseguenze che voi tutti immaginate. L’ultima relazione prodotta a beneficio del Consiglio Comunale, della Corte dei Conti e del Collegio dei Revisori trasmessa con nota n° 124352 dello scorso 21 maggio non è mai stata comunicata a quest’area e al segretario generale. L’ultima esternazione effettuata dal Commissario nell’incontro dello scorso 5 giugno con i candidati a sindaco è stata la dichiarazione di debiti per 500 milioni di euro. In proposito ci corre l’obbligo puntualizzare che questa cifra è stata buttata giù tutta d’un fiato, con l’unico scopo di nascondere le inefficienze della gestione commissariale, con particolare riferimento al fallimento del piano AMAM. Dulcis in fundo il rifiuto di firmare, con giustificazioni inaccettabili, la relazione al conto consuntivo 2012. In definitiva la gestione commissariale si è concretizzata nella prima fase in un’attività ispettiva, mediante l’acquisizione di migliaia di documenti cartacei richiesti a tutti i dipartimenti e/o uffici, con conseguente dispendio di energie e di risorse; attività che non ha dato i frutti sperati, certamente approdati nel nulla. Quest’area – concludono Coglitore e Di Leo – nonostante le notevoli difficoltà evidenziate, scontrandosi spesso contro un muro di gomma, si è sempre prodigata nell’interesse supremo di questa città, assumendo al bisogno notevoli responsabilità e garantendo il minimo indispensabile per il funzionamento dell’attività economico-finanziaria”.

Intanto, in serata è arrivata una precisazione in merito alle dichiarazioni personali rese dal ragioniere generale del Comune, Ferdinando Coglitore, e dal dirigente del dipartimento programmazione, bilancio ed entrate, Giovanni Di Leo :" l'Amministrazione comunale – si legge inn un comunicato – precisa che i contenuti della stessa riflettono esclusivamente opinioni personali dei suindicati dirigenti e non coinvolgono in alcun modo l'Ente, che non aveva contezza del documento".

15 commenti

  1. spero vivamente che questi 2 signori…dopo ovviamente dei seri e meticolosi controlli…vengano destinati ad altre funzioni meno “impegnative”

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  2. E bravi Coglitore e Di Leo!!!!!!! Io credo però che “le accuse” debbono avere un unico e solo destiatario che corrisponde all’esperto avv. Dalmazio che ha indirizzato in tutto e per tutto l’inesperto commissario!! Questo è quello che penso e che esterno in virtù dell’ART. 21 COSTITUZIONE,tanto caro a MARIEDIT dal quale, unitamente a SAJA, mi aspetto un commento.

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  3. barvo e cosi vieni tu a fare il ragioniere generale ….
    vero mariedit?

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  4. sarebbe comunque il caso di allontanare da uffici finanziari i signori in questione. indipendentemente dalle loro reali responsabilità.

    se non si cambiano le persone in alcuni ruoli di gestione e controllo non si va da nessuna parte quale che sia il sindaco…

    fosse per me li demansionarei momentaneamente, anche perchè dal sito del comune ho visto che hanno stipendi piuttosto elevati non consoni alle attuali disponibilità di cassa del comune.

    ho anche letto che il sindaco percepirà l’equivalente di uno stipendio da insegnante… beh… non vedo perchè altri debbano guadagnare di più…

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  5. Sei stato tu.. no tu e colpa tua no sua… etc etc etc..
    Riusciamo ad avere gente che sa davvero fare i conti e affrontare le cose in maniera seria e concreta?

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  6. Esimi commentatori dalla ignoranza grassa, prima del demansionamento bisogna accertare se ci sono responsabilità da parte del punendo dirigente e ciò lo potrebbe accertare quella struttura che risponde al nome di CONTROLLO DI GESTIONE, che al Comune di Messina esiste solo sulla carta ma che non ha mai funzionato e poi per quanto riguarda gli stipendi dei dirigenti si consultino i siti degli altri comuni nonchè il CCNL della Dirigenza degli enti locali e forse vi convincerete che ,rispetto ad altri comuni, i dirigenti non percepiscono più di quanto dovuto contrattualmente! Si possono cambiare le persone in alcuni ruoli di gestione ma lo si può fare vagliandone attitudini e professionalità e non come ha fatto,per esempio Buzzanca, cambiando ad capocchiam incarichi e funzioni da un giorno all’altro in barba a quella che è la razionalità degli incarichi dirigenziali creando ovviamente un emerito CASINO nella gestione dei servizi. La verità è una sola: è mancata al comune di Messina e credo che mancherà sempre una oculata e legittima gestione e amministrazione del personale con una sola parentesi durante l’amministrazione Genovese e poi Buzzanca quand, mi dicono, a gestire il personale era incaricato un dirigente preparato, incorruttibile, conoscitore dei contratti di lavoro, che poi è stato sollevato dall’incarico da Buzzanca con tanto di polemiche riportate anche dal vostro giornale.

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  7. Occorre precisare che il dr. Croce è un giudica e come tale non è esperto in “finanza pubblica locale”. Per tale motivo, come agiuscono altri giudici, si avvale di consulenti. Quando i consulenti sono poco esperti in contabilità pubblica” è facile che colui che li utilizza prenda “”cantonate” E questo accade spesso e di sovente. In questa diatriba ritengo di dovere dare ragione a Coglitore e torto a Croce dato che quest’ultimo, pur avendo tutte le possibilità di fare una vera e completaa chiarezza sulla reale situazione finanziaria del nostro Comune, anche con l’ausilio dei suoi consulenti, non è stato capace a darci numeri precisi e documentati, Insomma un fallimento totale. Adesso ci troviamo peggio di prima e senza denari in cassa. A quanto sento, anche Accorinti, che come precedentemente sostenuto ho votato, sta partendo con il piede. anche se nido, quello sbagliato. Staremo a vedere come intende evitare il dissesto.

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  8. E’ pur vero che, come ho già detto in una passata diatriba con Croce, un bel pò di “carbone bagnato” ce l’avranno sicuramente questi due…perchè Croce sarà stato pure un pessimo politico, ma il suo mestiere l’ha sempre saputo fare:
    In piena crisi del comune quando si iniziava a parlare di dissesto, di feluca, servizi sociali e quant’altro congelò una determina per 1,8 milioni di fondi per i dirigenti che i signori di cui sopra (dirigenti) avevano approvato (http://www.tempostretto.it/news/congelato-non-estinto-fondo-18-milioni-euro-pro-dirigenti-via-libera-coglitore.html)
    O quando sempre Croce gli rimandò indietro il previsionale del 2012…
    E come mai ora si voglio togliere i sassolini dalla scarpa e non quando il procuratore capo era ancora in carica come commissario???
    Per concludere mio caro signore, visto che credo abbia problemi di lettura, non ho detto che se ci andavo io sicuramente avrei fatto meglio..ho solamente detto che, visti i precedenti, questi due signori dopo un attenta verifica sull’operato svolto, sarebbe stato bello, a mò di riposo, destinarli ad altre funzioni “dirigenziali” visto che tutti sono utili ma nessuno è indispensabile e che qualche altra persona preparata sicuramente al comune di dovrebbe essere.
    Ps. oltre al pc, sarebbe bello connettere anche qualche neurone visto che non sono mariedit…

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  9. CastorinaCarmelo 27 Giugno 2013 16:51

    Ci auguriamo che il Vice Sindaco,emerito economista, saprà dipanare una “matassa economica”così ingarbugliata qual’è quella lasciata da chi lo ha preceduto nell’incarico Comunale. Sono sicuro che il professor Signorino metterà fine e parimenti svelerà le “malversazioni” chiamiamole per ora così che si sono perpetrate negli anni “oscuri”… di gestione dei soldi pubblici e finalmente ci sia chiarezza amministrativa. Ne siamo sicuri visto lo spessore tecnico e l’onesta del nuovo amministratore. Parimenti, chiederei alla Magistratura di fare luce su eventuali ipotesi di reato. Lo chiedono i Messinesi fiduciosi della rinascita Legale e Morale della nostra bella e sfigurata città.

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  10. Da buon magistrato ha fatto e detto quel che ha voluto….tanto c’è l’impunità.
    E tutto quell’interesse per Casa Serena? Ce n’erano emergenze e problemi più gravi a MEssina…ci vorrebbe il pallottoliere

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  11. dolcestilnuovo 27 Giugno 2013 17:19

    Non ho mai avuto particolare simpatia per Coglitore ma, a mio avviso, ritengo che Croce abbia causato alla collettività, non per mancanza di volontà ma per incapacità nel leggere i bilanci, presunzione, mancanza di fiducia nei dirigenti ecc.. ecc.. danni su danni.
    I consiglieri da lui scelti, lo hanno condizionato negativamente spingendo la Corte dei Conti ad avere un atteggiamento assolutamente negativo verso la gestione del Comune. E’ ovvio che in questa “gestione” non si intravedono ne “rose” ne “fiori”, ma chi vuole bene alla città, si rimbocca le maniche e cerca di salvare il salvabile. L’atteggiamento negativo di Croce ci ha portato, invece, sull’orlo del baratro. Speriamo di non precipitarci dentro.

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  12. I sassolini dalla scarpa si tolgono con il diretto interlocutore. Adesso è facile parlare. Probabilmente i debiti del comune saranno in mezzo ai cento milioni e il mezzo miliardo. La Corte dei Conti sa leggere bene le carte. Eccome!!! Non a caso ha esortato il Comune a dichiarare il dissesto finanziario, evidentemente vuol dire qualcosa. Caro Renato io al posto tuo non mi fiderei tanto di coglitore e metterei un altro dirigente al posto suo con la stessa qualifica. Solo così verrà fuori la verità sui numeri. Forza Renato sei grandeeeeeeeee.

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  13. Spero che il Ragioniere Generale abbia utilizzato cinque minuti di quell’ora e mezza per sintetizzare a R E N A T O e SIGNORINO le cifre del PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE, il PEG 2013, da lui istruito e firmato il 22 maggio scorso, proponente quel Luigi CROCE, a cui ha riservato delle riflessioni, dopo la sua uscita di scena, quantomeno una caduta di stile fra soggetti istituzionali. COGLITORE farebbe bene a parlare con i numeri e farli conoscere, è uno dei suoi compiti. So bene che il PEG non è un RENDICONTO, ma i messinesi, giunta e consiglieri comunali, hanno il diritto di conoscere l’incidenza dei vari TITOLI di ENTRATA sul totale generale, per esempio quanto entrate proprie, i tributi che paghiamo direttamente di tasca nostra, rispetto ai trasferimenti, e per la spesa corrente, vista la sua suddivisione per INTERVENTI, sono 11, il loro peso sia in valore assoluto che percentuale. Il PEG 2013 è l’ultimo documento contabile di governo di Palazzo Zanca, quello che operi sulla scia del pluriennale, visto che del bilancio di previsione 2013 non c’è traccia. Ribalto sul Ragioniere Generale le accuse fatte al Commissario, dovrebbe spiegare perchè ha abdicato al ruolo che la legge gli assegni, dimostrando scarsa autorevolezza, forse ci saremmo evitato i risolini di chi si occupa di finanza locale, nello scoprire che a Messina ci siamo inventati, in un atto ufficiale, il Piano di Riequilibrio, la nuova fattispecie dei DEBITI FUORI BILANCIO POTENZIALI, si avete letto bene POTENZIALI, a questo proposito, qualcuno al Comune farebbe bene a leggere il nostro SAJA.

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  14. Faccio un esempio di cosa significa sintetizzare ai messinesi i numeri del PEG 2013, cioè lo schema finanziario con cui si governa il Comune in questo preciso momento. Il Titolo 1 della SPESA, quello che suddivida la spesa corrente in 11 diversi INTERVENTI, come sapete uno di questi è relativo al PERSONALE, di cui si occupa il Ragioniere Generale, la previsione definitiva di questa spesa risulta pari € 69.728.717, alla quale bisogna sommare la spesa per i CONTRATTISTI, € 5.883.232, per un totale di € 75.611.948. E’ una spesa corrente, quella del PERSONALE, che incida sul totale della SPESA, pari a € 363.522.334, per il 20,79%. A prima vista sembra una % virtuosa, ma sarebbe interessante conoscere la sua incidenza sulla sola spesa corrente, per confrontarla con le serie storiche dei RENDICONTI e del numero dei dipendenti. Abbiamo interesse a capire quanto ci costano i dipendenti rispetto ai servizi restituiti alla città. Caro Ragioniere Generale, per i lettori di tempoStretto ci pensa spesso MARIEDIT, ma per i messinesi, giunta e consiglieri comunali, ci deve pensare Lei, pubblicando nel sito del Comune una tabella di sintesi, come capisce bene non tutti hanno la possibilità o la voglia di analizzare lo schema del PEG.

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  15. ignoranza “crassa”, non “grassa”

    nel mio commento non mi riferivo a paragoni con altri comuni, ma alla situazione particolare del nostro municipio, semplicemente gli stipendi vanno ridotti eliminando tutte (e dico tutte) le voci di salario accessorie.

    a mio avviso il “demansionamento” temporaneo per alcune persone (e il loro allontanamento da uffici strategici) è necessario poichè trovo assurdo che in oltre 9 mesi di commissariamento l’area economico-finanziaria non sia stata in grado di produrre un documento univoco. sembra chiaro che non si sia in grado di assolvere a compiti che oggi sono urgentissimi, e dunque è necessario mettere altre persone in posti di tale rilievo.

    per quel che riguarda l’accertamento delle reali responsabilità c’è tempo. oggi, in autotutela, in deve agire come se tali responsabilità ci fossero.

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