Il sindaco ha chiesto alla nuova agenzia dei servizi sociali un report dettagliato su tutte le operazioni che hanno portato all'assunzione dei 540 lavoratori, ma non solo
La Messina Social City sotto la lente di ingrandimento del sindaco De Luca. Nonostante la paternità assoluta dell’operazione che ha portato all’internalizzazione dei servizi sociali, alla fine del sistema delle cooperative e all’assunzione di 540 lavoratori dei servizi sociali, De Luca vuole fare chiarezza assoluta. Per chiudere le polemiche che in queste settimane hanno accompagnato la nascita della Messina Social City e per provare a rispondere una volta per tutte agli attacchi che hanno segnato il passaggio dei 540 lavoratori e la futura long list che dovrà nascere.
Su Messina Social City, il sindaco De Luca ha deciso di chiedere un dossier. Come già è accaduto in questi mesi con MessinaServizi e con Atm, anche nel delicato settore dei servizi sociali il primo cittadino vuole le carte che dicano come stanno le cose.
Per questo ha chiesto agli organi sociali ed ai consulenti di Messina Social City un dettagliato dossier sulle vicende e dinamiche inerenti il passaggio a tempo indeterminato dei 540 lavoratori dal sistema delle cooperative alla società pubblica ed ai criteri riguardanti la cosiddetta long list.
«Non consentiamo a nessuno di fare azioni di sciacallaggio soprattutto ad Accorinti e sodali responsabili dello sfascio irreversibile del bancomat dei servizi sociali. Spiegheremo al mondo tanti retroscena nella conferenza stampa programmata per il prossimo 18 marzo ore 9:30 in sala giunta».
De Luca invitatutti ad abbassare i toni e ad evitare fughe in avanti che rischiano ulteriormente di inasprire gli animi ed avvelenare ulteriormente i pozzi. Ma promette chiarezza e verità.