È emerso durante la Commissione Salute dell'Ars. Sulla questione interviene il deputato regionale Lombardo
MESSINA – “Oggi scopriamo che alla conclusione dei lavori per il Pronto soccorso del Policlinico di Messina, uno dei 74 interventi previsti in ambito regionale, ci vorranno ancora 9 mesi, dopo tre anni dall’inizio di questa fondamentale opera”. Così il deputato Pippo Lombardo al termine della Commissione Salute dell’Assemblea Regionale Siciliana di ieri per fare il punto sul potenziamento della rete ospedaliera.
L’architetto Salvatore Lizio, ex soggetto attuatore del piano, ha risposto in qualità di responsabile ancora in carica in attesa che il presidente Schifani proceda a nuova nomina.
Costi originari raddoppiati
Durante la sua audizione, è emerso che “il budget originale di 200 milioni di euro destinato per il potenziamento della rete ospedaliera per l’emergenza Covid è stato chiaramente insufficiente. Inoltre, la situazione del Pronto Soccorso del Policlinico Universitario di Messina è diventata paradossale: dopo tre anni dalla sua chiusura, il costo previsto è passato da 4 milioni a 8 milioni e mezzo, e la riapertura è ancora lontana”, prosegue Lombardo, che aveva già sollevato il caso.
Continua il deputato regionale di Sicilia Vera: “Siamo preoccupati per la gestione finanziaria e sanitaria di questo piano. È evidente che è stato sottostimato dal punto di vista economico e sopravvalutato dal punto di vista sanitario. Questo non è solo un problema di gestione, ma una questione che riguarda direttamente la salute e il benessere dei cittadini siciliani. È paradossale pensare che stiamo parlando di interventi che dovevano essere completati nel giro di pochi mesi per far fronte all’emergenza Covid e ci troviamo invece a distanza di tre anni, con l’emergenza ormai fortunatamente superata, a dover ancora fare i conti con cantieri aperti. Sud chiama Nord chiede una revisione immediata e trasparente di questo piano”.