Messina. La nota di Rosa Lisitano, del Coordinamento nazionale Sanità Usb: "L'azienda faccia una scelta differente"
MESSSINA – “Non chiamatelo Pronto soccorso ostetrico del Policlinico. L’Unione sindacale di base denuncia una grave situazione che si è venuta a creare nell’Azienda sanitaria Gaetano Martino di Messina. Oggi infatti viene attivato quello che la direzione chiama così all’interno del Pronto soccorso pediatrico”. A sottolinearlo è Rosa Lisitano, del Coordinamento nazionale Sanità Usb, che aggiunge: “Quello che viene chiamato Pronto soccorso ostetrico è in realtà un centro registrazione dell’utente ginecologico o ostetrico, che vi accede in urgenza, privo di personale ostetrico e ginecologico. In pratica, chi arriva deve essere registrato in un triage da un infermiere, che deve decidere velocemente di inviarlo con il personale di supporto al quinto piano del Padiglione. Quindi non c’è un primo soccorso ma una registrazione, con tutte le conseguenze che potrebbero derivare, mettendo pure in conto le ansie degli accompagnatori”.
Con una nota del 22 dicembre, infatti, l’azienda ha comunicato che le urgenze ostetriche e ginecologiche dal 28 dicembre sono accolte direttamente al padiglione NI. Ovvero, è cambiato all’interno del Policlinico il percorso di emergenza – urgenza dedicato alle future mamme e a tutte le donne che necessitano di assistenza in campo ostetrico o ginecologico. Il tutto mentre rimane centrale, su scala più ampia, la questione dei lavori per il pronto soccorso del Policlinico, dopo più di tre anni dall’inizio.
Nel frattempo, insiste l’esponente dell’Usb: “Ma la cosa più assurda è che tutto questo passa dal Pronto soccorso pediatrico. Quindi i bambini che arrivano, e che sono in attesa, e protrebbero esserci pure dei codici rossi, devono sopportare la vista e le sofferenze di una persona adulta con problemi ostetriche o ginecologiche. Passano tutti da quella porta. Non mi aspettavo una scelta del genere dal Policlinico. Eppure, in queste feste, è stata “partorita”, è proprio il caso di dirlo, addirittura una procedura. Un pronto soccorso ostetrico deve avere una sua vita propria con il proprio personale ostetrico e ginecologico. E non deve certo essere associato a un pronto soccorso pediatrico, perché le conseguenze negative sono prevedibili. E i bambini vanno tutelati”.
