L'ultima decisione dei giudici nell'ambito dell'inchiesta che coinvolge anche l'onorevole Tommaso Calderone
MESSINA – Anche il Tribunale del Riesame ha detto no alla richiesta della Procura di Messina di sospendere Bernardino Alagna e tre medici coinvolti nell’inchiesta su politica e nomine all’Asp di Messina. Il collegio delle Libertà ha rigettato l’appello della Procura, che insisteva: l’ex commissario Bernardo Alagna e i tre medici dovevano essere sospesi. Anche il giudice per le indagini preliminari aveva respinto la richiesta e detto no alle misure cautelari per Alagna, Marcello Mezzatesta, Edmondo Palmeri e Gaetano Torre. Soddisfatti i difensori, gli avvocati Sandro Pruiti, Flavia Buzzanca, Alessandro Cattafi, Rosario Lanzetta e Ferdinando Di Franco. Il pubblico ministero Roberta La Speme valuterà adesso se “riprovarci”, con un eventuale passaggio in Corte di Cassazione.
L’inchiesta
L’indagine raccoglie due diversi filoni, uno apertosi nel 2019 che coinvolge anche l’onorevole regionale Tommaso Calderone, l’altro relativo alla gestione della pandemia e la “guerra interna” all’Asp, scatenata dalla gestione dell’allora direttore Paolo La Paglia e culminate nella sospensione temporanea del direttore generale, nel febbraio 2021. Poco prima lo stesso direttore generale si era presentato in Procura per dire la sua sulle vicende relative ad appalti e affidamenti, al centro di un articolato esposto precedente. I finanzieri non tardarono a effettuare un blitz nella sede dell’azienda, tornandovi successivamente a più riprese per acquisire gli atti.