Alluvione, mercoledì a Messina il direttore generale della Commissione europea

Alluvione, mercoledì a Messina il direttore generale della Commissione europea

Alluvione, mercoledì a Messina il direttore generale della Commissione europea

domenica 18 Ottobre 2009 - 14:20

Lo annuncia il presidente della Regione Lombardo al termine del sopralluogo nei luoghi del disastro: «Ho toccato con mano la portata dell'evento. Punteremo ad utilizzare i fondi inutilizzati di Agenda 2000 e ad attingere ai Fondi Fesr 2007-2013».

«Ho toccato con mano la tragedia, e solo andando lì mi sono reso davvero conto della portata di quanto successo». Così Raffaele Lombardo, presidente della Regione designato commissario per l’emergenza, racconta le sue sensazioni al termine del primo, vero sopralluogo nei luoghi disastrati dall’alluvione del 1. ottobre scorso. Lombardo fa il punto della situazione in Prefettura, dove si è appena riunito con l’Unità di crisi insediata permanentemente a Palazzo del Governo. Insieme a lui il prefetto Francesco Alecci, i sindaci di Messina e Scaletta Zanclea Giuseppe Buzzanca e Mario Briguglio, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Nino Beninati, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, il dirigente regionale della Protezione civile Salvatore Cocina.

Alle 9 del mattino è iniziato il sopralluogo di Lombardo, che ha visitato Itala, Scaletta Zanclea, Molino, Altolia e infine Giampilieri superiore. Poi il breafing in Prefettura, durante il quale il governatore siciliano ha annunciato che mercoledì prossimo tornerà a Messina insieme al direttore generale della Commissione europea Politiche regionali, Raoul Prado. «In questo momento – ha detto Lombardo – è impossibile quantificare i danni e dunque le risorse necessarie, per questo è utile che un delegato dell’Unione europea venga qui a rendersi conto di persona della situazione». Sono due i percorsi sui quali si sta lavorando: l’utilizzazione dei fondi residui di Agenda 2000 e il -recupero- delle somme non utilizzate, e che rischierebbero di andare perse, della prima infornata dei Fondi Fesr 2007-2013. Più complicata la strada che porta al Fondo di Solidarietà, al quale si attingerà per l’Abruzzo. «L’assessore Gaetano Armao è stato a Bruxelles pochi giorni fa: il Fondo di Solidarietà si è fortemente assottigliato se non esaurito. Chiederemo di incrementarlo, anche perché è stato utilizzato per altri casi, come le alluvioni di Dresda o di Praga».

Capitolo case: «Un pool di tecnici è al lavoro per stabilire l’agibilità e l’abitabilità delle case rimaste in piedi. Altre però non c’è dubbio che andranno abbattute, ci sono punti in cui non esistono reti o micropali che tengano». Sulla questione della ricostruzione di nuove case, poi, insieme al sindaco Buzzanca chiarisce: «Ci sono diverse ipotesi al vaglio, compresa quella di ricorrere a case sfitte. Adotteremo, in ogni caso, la soluzione che andrà più incontro alle esigenze delle persone, che non vogliono giustamente essere sradicate dal proprio territorio, garantendo però la sicurezza, che deve essere la priorità».

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