Oggi vertice al Comune tra l’amministrazione e l’Autorità portuale. Necessario ricorrere ai poteri speciali per accelerare le procedure
Si è deciso, finalmente, di spingere sul pedale dell’acceleratore. Fin dove porterà questa accelerata non lo sappiamo, certo è che bisogna fare in fretta, perché la città non può più aspettare. Parliamo degli approdi di Tremestieri, il cui ampliamento è rimasto, finora, solo sulla carta, in attesa di finanziamenti giunti solo in parte e comunque non in quantità sufficiente da far dormire sonni tranquilli. Per adesso in cassa ci sono 69 milioni di euro, 52 messi a disposizione dell’Autorità portuale e 17 stanziati dal Governo. Altri 10 potrebbero arrivarne presto, ma al momento è meglio concentrarsi sul certo piuttosto che sul “probabile”.
Oggi a Palazzo Zanca il sindaco Giuseppe Buzzanca, l’assessore allo Sviluppo Economico Gianfranco Scoglio e il dirigente tecnico dell’Autorità portuale, nonché esperto del sindaco stesso, Francesco Di Sarcina, hanno fatto il punto della situazione. Sarà compito dei tecnici incaricati rimodulare la progettazione per il completamento delle opere del secondo approdo di Tremestieri, secondo le risorse disponibili. E’ stato fissato un obiettivo: arrivare alla fase di appalto dei lavori entro il 31 dicembre di quest’anno. Ma è certo che serviranno tutti i poteri speciali conferiti al sindaco e finora solo “intravisti” per accelerare le procedure e rendere finalmente funzionale il porto a sud della città, con quattro nuovi moduli e le necessarie aree di stoccaggio dei tir. Per liberare Messina da un incubo che dura da troppo tempo.
(foto Sturiale)