Assemblea permanente dei dipendenti dell'Ospedale Piemonte

Assemblea permanente dei dipendenti dell’Ospedale Piemonte

Assemblea permanente dei dipendenti dell’Ospedale Piemonte

mercoledì 06 Maggio 2009 - 09:29

Sindacati e personale medico della struttura di viale Europa riunti questa mattina per dire no alla chiusura dell'azienda. Il parlamentare Scilipoti commenta: «Comprensibile la rabbia delle parti sociali». Da Palermo dichiarazioni dei deputati regionali del Pd Picciolo e Panarello

Le condizione di agibilità dell’Ospedale Piemonte continuano a rimanere nell’occhio del ciclone. Mette al primo posto la posizione di sindacati e lavoratori Domenico Scilipoti(Idv) che sottolinea gli enormi disagi che l’eventuale chiusura del Piemonte potrebbe determinare non solo per gli utenti ma anche per i dipendenti dell’azienda ospedaliera. Quest’ultimi, da questa mattina, come annunciato ieri in una nota firmata da Cgil, Cisl e Uil, si sono riuniti in assemblea permanente nell’aula Magna della struttura sanitaria a causa soprattutto della loro esclusione dall’incontro in programma al Palazzo del Governo.

«Condivido la rabbia delle parti sociali che si sono vista messe all’angolo sia nel caso del vertice a Palazzo Zanca che in quello della Prefettura. L’ospedale non deve essere chiuso – afferma perentoriamente Scilipoti – questa è l’unica certezza. Chi vuole il suo smantellamento deve anche ricordarsi come è finita con l’ex Ospedale “Regina Margherita”: un plesso fatiscente diventato più che altro sede di uffici amministrativi».

Ma nuove dichiarazioni arrivano anche da Palermo per bocca di due deputati regionali del Pd Picciolo e Panarello: «In un momento – afferma Picciolo – in cui il sisma dell’Abruzzo ha messo a nudo l’importanza della necessità di rendere efficienti tutte quelle strutture ritenute fondamentali per la gestione delle emergenze post evento calamitoso ritengo plausibile il comportamento del management dell’azienda ospedale Piemonte che, in presenza di rilievi statici negativi rilevati a porzioni delle strutture ha legittimamente ha voluto e dovuto pubblicamente segnalare le carenze riscontrate». Una posizione che si discosta dunque da quelle “registrate” finora mirate per lo più ad ridimensionare quello che è stato considerato eccessivo allarmismo rispetto alle condizioni strutturale del Piemonte che, come affermato da Buzzanca, pur necessitando di qualche intervenendo può complessivamente considerato in buona salute.

Di diverso avviso il collega Panarello che chiede l’immediata convocazione della commissiona Sanità dell’Ars per affrontare la questione con l’assessore Russo e il commissario Beninati, ma al tempo stesso spera che si faccia il possibile per evitare la definitiva chiusura del presidio di Viale Europa. «Va definito e realizzato- conclude Panarello – un progetto di messa in sicurezza del Piemonte nell’interesse dei pazienti e degli operatori».

(Foto Dino Sturiale)

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