Ieri la nota di Currò, oggi il rappresentante della giunta Buzzanca dichiara che gli alloggi verranno assegnati non appena saranno state espletate tutte le procedure necessarie
«Ho appena avuto un incontro con Currò – afferma l’assessore al Risanamento Rao al quale ho ribadito che l’amministrazione ha tutto l’interesse di consegnare, nel più breve tempo possibile agli aventi diritto, gli alloggi di Fondo Saccà e Fondo De Pasquale: non prima però di aver verificato tre quesiti fondamentali, ovvero l’abitabilità delle strutture, perché non è più mia intenzione assegnare alloggi in custodia, la definizione dei lavori da parte dell’impresa e la graduatoria definitiva, pronta nei prossimi giorni essendo scaduto il termine per la presentazione dei ricorsi». Questa la risposta che il rappresentante della giunta Buzzanca dà all’ex-assessore al risanamento, attualmente responsabile regionale del Pri, rispetto alla sollecitazione inviata ieri per l’assegnazione degli alloggi popolari, in fase di ultimazione. Rao, che ha ribadito il pieno impegno dell’amministrazione sul delicato fronte del Risanamento, pur comprendendo le ragioni avanzate da Currò non ha tuttavia intenzione di “precorrere” i tempi tecnici necessari affinché all’assegnazione delle nuove abitazioni non seguano successive complicazioni.
Di seguito il documento integrale inviato ieri da Pietro Currò all’assessore Rao
“L’assegnazione degli alloggi di San Filippo deve avvenire al più presto e, con l’assegnazione, la consegna immediata delle case ai cittadini di Fondo Saccà e di Fondo Fucile principalmente per due motivi. Il primo motivo è quello di evitare il rischio che i nuovi alloggi, se lasciati incustoditi, possano essere occupati da abusivi o peggio vandalizzati come già avvenuto in un recentissimo passato con altri immobili di proprietà pubblica. Il secondo motivo consiste nel considerare che solo dopo lo sbaraccamento del primo lotto è possibile dare concretezza al progetto di costruzione di ulteriore alloggi a Fondo Fucile ed a Fondo Saccà. L’attendere la realizzazione di altri 14 alloggi, sempre a San Filippo, da destinare ad altre emergenze tra le quali via Bisignano, sarebbe, ancorché comprensibile, un errore che determinerebbe solo ulteriore esacerbazione negli animi di coloro i quali vivono con l’amianto (Fondo Fucile) o con le fogne che invadono tutto (Fondo Saccà). Chiedo pertanto al Signor Assessore al Risanamento di utilizzare tutta la tempestività possibile nell’assegnare le case di San Filippo e di valutare ancora l’ipotesi, ipotesi che sostengo da anni, di sequestro e di sgombero di tutta l’area di Fondo Fucile che, giova ricordare è piena di amianto ammalorato che reca grave danno alla salute dei cittadini che vi abitano così come certificato da ARPA ed ASL. L’amianto è fuori legge in tutto il nostro Paese e, come avvenuto a Torino, sono già iniziati in maniera esemplare processi contro l’amianto Killer.”
(foto Dino Sturiale)