Atm, in attesa del commissario i sindacati chiedono chiarezza sugli stipendi

Atm, in attesa del commissario i sindacati chiedono chiarezza sugli stipendi

Redazione

Atm, in attesa del commissario i sindacati chiedono chiarezza sugli stipendi

mercoledì 13 Febbraio 2008 - 11:48

Sinatra ha chiesto la disponibilità ad Antonio Grasso del dipartimento regionale Trasporti. Sit-in di Uil, Cisl, Ugl e autonomi al Comune. Forse si sbloccano i 4 milioni della Regione

E’ fondamentale che un commissario copra il vuoto di potere generatosi all’Atm dopo la “defenestrazione- di Providenti. E’ cruciale individuare la strada che porti alla trasformazione in Spa dell’azienda schiarendone il futuro. Ma la vera urgenza di queste ore si chiama, manco a dirlo, stipendi. Quelli di gennaio, ancora non pervenuti, e quelli futuri, per i quali non ci sono rosee prospettive. Per questo i sindacati stamattina, come annunciato, hanno tenuto un presidio a Palazzo Zanca chiedendo al commissario Gaspare Sinatra di accelerare tutte le procedure per garantire le mensilità agli oltre 700 lavoratori dell’Atm. Sinatra che, tra parentesi, oggi non era a Messina, impegnato in una trasferta capitolina. Ma che fino alla tarda serata di ieri si è occupato della vicenda Atm, sbloccando probabilmente il nodo commissario: è stata chiesta, infatti, la disponibilità del funzionario del dipartimento regionale Trasporti Antonio Grasso, il quale avrebbe dato il proprio assenso, ma deve attendere alcuni passaggi burocratici per la nomina ufficiale in quanto è necessario il nulla osta. Ad ogni modo, a meno di colpi di scena, sarà Grasso, già commissario dell’Authority, il commissario speciale che traghetterà l’Atm nei prossimi mesi, occupandosi principalmente di individuare il percorso più agevole per giungere alla trasformazione in Spa. Percorso che, sia chiaro, quasi certamente non contemplerà la transazione degli immobili voluta dall’ex presidente Providenti.

Capitolo stipendi. E’ per quello che Uil, Cisl, Ugl e gli altri sindacati di base (assente la Cgil) oggi hanno svolto il sit-in al Comune. Costantino Amato, segretario generale della Uil, vuole sottolineare come «con grande senso di responsabilità si sia deciso di non bloccare i mezzi, che sono regolarmente in giro, nonostante si lavori senza stipendio». Dopo che è slittato l’incontro con l’assessore regionale ai Trasporti Dore Misuraca, di mensilità non se ne più parlato, in attesa che si sbloccassero i fondi promessi dallo stesso Misuraca. Fondi che sembra si siano finalmente sbloccati, in quanto ieri è stato approvato il bilancio previsionale 2008 della Regione, dando via libera ai finanziamenti. «A questo punto noi chiediamo – afferma Silvio Lasagni, segretario aggiunto della Uil Trasporti – che il commissario anticipi il rateo di marzo, sebbene non sia ancora arrivato nemmeno il dodicesimo di febbraio, in modo da pagare gli stipendi in attesa che procedano i tempi tecnici necessari per l’arrivo dei 4 milioni dalla Regione». C’è anche da sciogliere il nodo Bnl, che tratterrà almeno 650mila euro di quanto giungerà all’Atm, ma potrebbero essere di più per via dell’extra fido concesso per il pagamento di dicembre e della tredicesima. Pare, comunque, che i fondi possano arrivare prima del previsto, in quanto la Regione accrediterebbe per via telematica i 4 milioni garantiti.

E’ chiaro che questo servirà solo a tamponare il problema. Secondo Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl, «un commissariamento di soli tre mesi non risolve nulla, ci vuole un esperto che prenda per mano l’azienda almeno per un anno». Bernava chiede anche «un intervento maggiore del prefetto, che non dimentichiamolo è commissario per l’emergenza viabilità, e tre dei punti d’intervento riguardano la mobilità urbana e il trasporto pubblico». Infine Bernava ribadisce: «l’impressione è che ci sia un disegno che voglia portare alla liquidazione dell’azienda, accelerandone la privatizzazione».

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