Anche l’Atm a caccia di fondi Fas. E le consulenze aumentano

Anche l’Atm a caccia di fondi Fas. E le consulenze aumentano

Anche l’Atm a caccia di fondi Fas. E le consulenze aumentano

martedì 04 Agosto 2009 - 15:59

Il commissario La Corte oggi a Palazzo Zanca a confronto con la commissione Partecipate: «In questi anni non c’è stata una contabilità efficiente, non c’è contezza del rapporto crediti-debiti». Pergolizzi: «Potrebbe essere necessario un commissario ad acta per il consuntivo 2007»

Atm e Comune si parlano. E questa, che sembrerebbe una considerazione scontata, è già una buona notizia rispetto agli anni precedenti. I rapporti tra il commissario Cristofaro La Corte e l’amministrazione Buzzanca sono buoni e improntati al dialogo, con un obiettivo comune: risolvere la maggior parte delle troppe anomalie di un’azienda ridotta allo sfascio. Dopo i primi confronti con l’area economico-finanziaria di Palazzo Zanca, oggi La Corte e il direttore generale dell’Atm Claudio Conte sono stati ospiti della commissione Partecipate del consiglio comunale, presieduta da Nello Pergolizzi. E hanno dato una notizia importante: l’Atm ha formalizzato una richiesta per ottenere fondi Fas per 40 milioni di euro, sulla scia delle aziende trasporti di Palermo e Catania, che hanno chiesto rispettivamente 100 e 60 milioni. Sarebbe una boccata d’ossigeno di quelle importanti davvero, che darebbe una sterzata all’andamento dell’azienda.

Sul tavolo della commissione, prima di ogni altra cosa, il bilancio consuntivo 2007 dell’azienda trasporti. La sua prima versione è stata bocciata dai dirigenti comunali, la versione “bis” è stata depositata secondo le prescrizioni dettate dal Comune. Presto, dunque, dovrebbe approdare in consiglio comunale, con Pergolizzi che sussurra: «Potrebbe rivelarsi necessario l’invio di un commissario ad acta anche per il consuntivo Atm». Il Consiglio, tra l’altro, dovrebbe preoccuparsi, prima o poi, anche dei bilanci 2004, 2005 e 2006, non approvati dal civico consesso, contribuendo all’incremento di un debito ad oggi non quantificabile (ma che si aggira intorno ai 16 milioni di euro). «In questi anni non c’è stata una contabilità efficiente – ammette La Corte – e questo non ci consente di determinare in maniera precisa il rapporto tra debiti e crediti». Un equivoco, questo, che il tavolo tecnico congiunto Atm-Comune, voluto dall’assessore al Bilancio Miloro, sta cercando di risolvere.

Le buone notizie arrivano sul fronte dei mezzi in circolazione. A settembre potrebbero arrivare a 70, anche grazie al recupero di 15 mezzi della Breda-Menarinibus, inviati ad un’officina specializzata di Crotone, per un’operazione il cui costo si aggirerà intorno ai 300mila euro. Considerato che fino a pochi mesi fa gli autobus in circolo erano poco più di 30, il passo in avanti è notevole.

Passi in avanti sembrano siano stati fatti, però, anche nel campo delle consulenze esterne. Si sarebbe allargata a cinque componenti la squadra degli esperti (quasi tutti ex dipendenti pubblici in quiescienza) nominati dal commissario La Corte. Dopo Ettore Sciacca, che sarà in carico fino al 31 dicembre per un compenso di 31mila euro, sarebbero stati chiamati a contribuire alla causa Atm Salvatore Arena, ex capo tecnico delle Ferrovie, Gaetano Saya, ex ragioniere generale del Comune, Antonino Cama, ex funzionario e Giuseppe Russo, commercialista. Lecito aspettarsi, a questo punto, una vera e propria resurrezione dell’azienda dagli abissi nei quali la politica l’ha fatta precipitare.

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