Bentornato Beninati

Bentornato Beninati

Redazione

Bentornato Beninati

sabato 07 Luglio 2007 - 14:02

Un americano a Roma. Tale sembrava stamattina l’onorevole Nino Beninati, Assessore regionale alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, ospite della manifestazione “Spaday- a villa Pace. Visibilmente colpito dall’amenità del luogo, l’Assessore ha dichiarato che: «la manifestazione è bellissima, se non altro perché ha permesso di riscoprire due luoghi incantevoli come Capo Peloro e – appunto – villa Pace». Beninati ha introdotto i lavori del convegno dal titolo “Sotto lo Stretto-, incentrato sulle potenzialità della ricerca archeologica sottomarina, con speciale riferimento all’alto fondale. In un simile contesto il pensiero è andato subito alla nave “Cariddi-, testimone prima della storia della città e poi della impotenza decisionale della politica [la storia della nave si può leggere in un articolo di Roberto Copia all’indirizzo http://www.ferroviesiciliane.it/articolo_20050401.htm. L’articolo è dell’inizio del 2005, per cui non registra l’affondamento della nave, avvenuto il 21/3/2006]. Sulla nave, varata nel lontano 1932 e oggi adagiata sul fondo del porto di Messina, nei pressi dell’ingresso della zona falcata, l’Assessore ha detto che: «si potrebbe riportare a galla, oppure tirare in secca». A questa sollecitazione ha risposto Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare per la Regione siciliana, annunciando la pubblicazione imminente di uno studio approfondito sulla “Cariddi-. «La migliore soluzione per il suo recupero – ha aggiunto – sarebbe non riportarla a galla, viste le condizioni pessime di conservazione, causate anche dalle depredazioni avvenute nel tempo, ma mantenerla sottacqua, spostandola in una zona più tranquilla, ad esempio la riviera nord all’altezza di Contemplazione-Paradiso, e trasformarla in un museo sottomarino. A cui si potrebbe accedere con immersioni guidate in tutta sicurezza».

Beninati ha accennato un giudizio anche su altre vicende legate al mare e alla città, in particolare sull’Ente Porto. Sull’istituzione retta da Rosario Madaudo ha dichiarato: «Penso che verrà soppresso. In più di cinquant’anni, da quando è stato creato, non è riuscito a porre le basi per la realizzazione del Punto Franco, che era il motivo della sua esistenza. A questo punto, se anche si facesse il Punto Franco, e si badi che nessun governo in cinquant’anni lo ha fatto, sarebbe meglio spostarlo altrove. Nell’area ex Smeb sono previsti altri insediamenti, nell’ambito del recupero del waterfront, chiudere quella porzione di territorio per farci il Punto Franco non sarebbe bene».

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