Stamani si è riunita la commissione Politiche sociali con il dirigente al ramo Leotta. Capurro consegna le sue dimissioni al Pdl: valuteranno i co-coordinatori Buzzanca e Corona. La Giunta ha esaminato il caso
Le dimissioni da assessore ai Servizi sociali di Pinella Aliberti non sono l’unica conseguenza del terremoto che ha scosso le fondamenta di Palazzo Zanca. Il caos Servizi sociali, con la “pioggia” di contributi ad associazioni e cooperativa, molte delle quali sostenute e “raccomandate” dalla politica, continua a far discutere. Se n’è parlato in commissione Politiche sociali, presieduta da Roberto Sparso (Pdl), convocata appositamente su richiesta dell’Udc. Ospite doveva essere l’ormai ex assessore Aliberti, ma per ovvi motivi s’è seduto in sala commissioni solo Giacomo Leotta, dirigente del dipartimento Servizi sociali. Il quale ha chiarito subito che sono stati già revocate in autotutela tutte le determine con le quali sono stati accordati i contributi (circa 300 mila euro). Una decisione che da una parte avvalora i sospetti, dall’altro penalizza i progetti di indubbio valore. Poi i vari consiglieri hanno alzato lo scudo sulle proprie posizioni, non è mancata la demagogia, nemmeno gli interventi di buon senso. Ma è chiaro che il dibattito non si esaurirà qui: Nicola Barbalace, Giorgio Caprì e Daniele Zuccarello del Pd hanno chiesto la convocazione di una seduta straordinaria del consiglio comunale, invitando il sindaco Giuseppe Buzzanca a fare chiarezza.
Buzzanca stamani ha presieduto la giunta in cui ha seduto attorno a un tavolo tutti gli assessori per discutere del primo vero caso politico di questa Amministrazione. Il sindaco Buzzanca ha preliminarmente dato atto dell’impegno politico che l'assessore Aliberti ha dimostrato nella delega assegnatale ed ha evidenziato la sensibilità dimostrata rassegnando le dimissioni dalla giunta. «Sensibilità – ha aggiunto il sindaco Buzzanca – che ha caratterizzato anche il capogruppo del Pdl che ha rassegnato, ai coordinatori del partito, le dimissioni dall'incarico rappresentativo del gruppo consiliare». Il sindaco, anche alla luce delle valutazioni di tutti gli assessori, ha poi disposto la redazione di un atto di indirizzo, comprensivo delle nuove normative in vigore dal primo gennaio per la dirigenza comunale, per una migliore e più organica articolazione della politica di spesa in tutti i settori, ribadendo tra l’altro la necessità della costante e sistematica trasmissione delle determine al capo dell'amministrazione. La giunta, su proposta del sindaco, ha approvato infine un atto di indirizzo con il quale ha invitato il dirigente del dipartimento politiche sociali, sentito il segretario generale, a procedere all'annullamento in autotutela delle determinazioni dirigenziali.
La novità di mattinata, come accennato da Buzzanca, riguarda Pippo Capurro, che ha rimesso nelle mani del sindaco ma soprattutto dei due coordinatori del Pdl, Buzzanca stesso e Roberto Corona, il suo mandato di capogruppo del Pdl. Il suo nome è apparso tra quelli dei consiglieri comunali interessati alla vicenda (direttore di una coop che ha ottenuto 12 mila euro dai Servizi sociali e che fa parte del consorzio che ha vinto la gara a licitazione privata per la scerbatura in città), motivo per cui Capurro ha ritenuto opportuno «lasciare al partito la scelta sul mio operato». Un’altra scossa d’assestamento. Sarà l’ultima?