Cerreti bissa l'attacco a parte della giunta provinciale, il Pd rincara la dose

Cerreti bissa l’attacco a parte della giunta provinciale, il Pd rincara la dose

Cerreti bissa l’attacco a parte della giunta provinciale, il Pd rincara la dose

martedì 08 Settembre 2009 - 16:45

Il capogruppo dell'Mpa continua la sua battaglia contro i componenti dell'Amministrazione (uno in particolare) e chiede un confrontro tra Ricevuto e i segretari provinciali dei partiti della maggioranza.Rao grida alla spaccatura, Rella (Pdl-An) minimizza, Bisignano risponde: -Nessuna crisi politica, il presidente è sempre pronto al confronto-

Cerreti vs Giunta provinciale parte seconda. Si apre nuovamente il sipario sul consiglio provinciale, dopo la seduta di ieri culminata con il rinvio dovuto alla caduta del numero legale susseguente all’abbandono dell’aula da parte dell’Mpa, che attraverso il suo capogruppo ha pesantemente attaccato alcuni componenti dell’Amministrazione Ricevuto. Oggi il copione si è ripetuto, con la variante della sponda dell’opposizione. In apertura dei lavori a prendere per primo la parola è Pippo Rao del Pd, che infila la marcia e parte in quarta: -Conquistati i titoli dei giornali, se si ha coraggio bisogna andare avanti chiedendo davvero le dimissioni degli assessori a cui si è fatto riferimento. Vista la situazione mi chiedo se il consiglio ha più fiducia in questa giunta-. Rilancia Francesco Andaloro di Rifondazione: -Ci sono componenti della maggioranza che ne fanno parte a convenienza, fanno il bello e il cattivo tempo-, definendo ‘scenate’ le ‘uscite’ proposte con cadenza periodica da Carlo Cerreti.

Il capogruppo dell’Mpa non se lo fa dire due volte, e risponde anzi triplica con tre interventi che, intervallati da altri dei suoi colleghi, portano il consiglio a concludersi dopo le ore 15. -Niente sceneggiate – afferma l’autonomista -, evidenzio solo la crisi nei rapporti tra il Consiglio e alcuni assessori. Assessori, molti dei quali non li conosco nemmeno e anzi sfido gli altri 44 consiglieri a dire diversamente. Questa giunta rallenta la corsa di una macchina da formula uno come il presidente Ricevuto, al quale confermiamo la nostra fiducia. Bisogna effettuare una verifica sul lavoro di gente che percepisce 3.600 euro netti al mese per riscaldare le sedie. E alcuni si permettono anche di non rispondere alle nostre convocazioni e interrogazioni, perfino alla richiesta di accesso agli atti-. Nomi, niente. Cerreti dunque conferma la fiducia in Ricevuto ma chiede un confronto tra i segretari provinciali dei partiti di maggioranza. E’ come se volesse togliere qualche mobile dalla casa, forse guardando proprio nella stanza del suo partito. E dall’interno dell’Mpa stesso, area De Luca, che Pippo Lombardo (capogruppo Provincia Punto Freccia) prende le distanze da Cerreti: -Più che un confronto tra i segretari provinciali, direi che sarebbe più naturale un confronto interno nelle segreterie-. Questo sul piano politico, ma sui lavori del consiglio, troppo lenti e macchinosi, l’ex An invita a cambiare registro: -Il presidente Fiore mi aveva assicurato che la situazione sarebbe cambiata, ma non vedo ancora miglioramenti. Ci sono delle emergenze che devono essere affrontate in fretta, come quella della viabilità stradale-. Sulla stessa linea d’onda Massimiliano Branca (GdL): -Dobbiamo affrontare le urgenze, anche con un seduta al giorno di consiglio. Dobbiamo lavorare, almeno per uscire da qui e potere dire a noi stessi e alla gente: oggi abbiamo fatto qualcosa-. La proposta del consigliere della zona tirrenica è quella di programmare, attraverso un’agenda politica che poi venga rispettata, i lavori dell’aula, non facendo così perdere nel mare della burocrazia argomenti urgenti che poi rischiano di venire affrontati mesi dopo o addirittura mai. Idea dell’agenda che in realtà aveva già precedentemente proposto Francesco Rella (sempre GdL), che in più occasioni, come spesso è capitato in questa legislatura, ha tentato di gettare acqua sul fuoco e placare gli animi. -Se chiediamo serietà agli assessori, i primi dovremmo essere noi ad essere rispettosi del ruolo che ricopriamo – dichiara -. Da oggi in poi mi impegnerò a fare qualcosa in più, spero lo facciano anche gli altri-. Non si tira indietro infine Rao che attacca: -La cittadinanza chiede risposte mentre le nostre mozioni diventano carta straccia. A parte qualche spettacolo organizzato bene o gli slogan c’è il vuoto politico. E’ ora di fare i fatti-.

La questione si risposta sul piano politico dopo l’intervento del capogruppo dell’Udc-D’Alia, Matteo Francilia: -Il problema politico probabilmente è solo dell’Mpa. Uno non si può svegliare la mattina e dire ai propri assessori dimettetevi. Forse sono problemi interni, ma non vorrei che come altre volte alla fine Ricevuto chiami Cerreti, parlano e la questione si risolve. Noi, tutto l’Udc, siamo un gruppo compatto che non è mai andato sopra le righe e ha sempre avuto rispetto e fiducia in questa Amministrazione e nel progetto di Ricevuto. Non abbiamo mai abbandonato l’aula, non è nel nostro stile, ma non vorremmo che divenisse più fruttuosa la strada della minaccia politica-. Un fiammata alla quale Cerreti risponde con la benzina: -L’Udc non ha di che lamentarsi, non ha mozioni in sospeso che attendono da mesi di essere discusse e quindi non ha interesse in questo dibattito. Il mio problema comunque, è che ci sono assessori che non conosco nemmeno e che decidono le sorti di settori importanti come la tutela forestale o il personale. Alcuni di questi non sono mai stati candidati e si trovano lì appoggiati dal ‘padrino’ di turno. Non hanno il pudore di rimanere a casa nonostante dimostrino da mesi di essere degli incapaci-. Cerreti continua sciolinando aneddoti, non fa mai nomi se non per pronuciare quelli di coloro che hanno risposto alla convocazione di ieri, ma l’obiettivo principale dei ‘bombardamenti’ sembra essere chiaro: Gaetano Duca, il ‘suo’ assessore in giunta.

Riprende ancora una volta la parola Pippo Rao: -Il centrodestra chieda scusa alla città di Messina e alla Provincia per il teatrino proposto in questi mesi nonostante i numeri bulgari che detiene-. Minimizza ancora Rella: -Ritengo che la maggioranza sia compatta, i gruppi credono in Ricevuto, non ci sono i margini per una crisi politica. Se all’Mpa non sta bene qualcosa chieda un incontro a Ricevuto. Non prendiamoci in giro, molte designazioni sono state fatte su indicazione dei partiti, quindi è internamente che bisogna guardare-. Chiude l’assessore Michele Bisignano, che parla come delegato del presidente: -Molti di noi non hanno neanche usufruito delle ferie, segnale che abbiamo lavorato anche in questi mesi. Oggi è stata un’occasione di confronto e non si perde mai tempo quando si dialoga. Per quanto riguarda la questione mossa da Cerreti, lo sollecito a rivolgere direttamente al presidente le sue recriminazioni, senza discorsi generici ma facendo riferimento a soggetti specifici. Ricevuto ha sempre mostrato disponibilità nei confronti di tutti e la fiducia riposta in lui lo dimostra. Non è mai successo quello che invece accade in altri enti locali, come a Palermo-.

Tanti sono gli inviti rilanciati da diversi consiglieri per impegnarsi maggiormente, fare meglio, garantire la presenza, puntare sulla rapidità e il rispetto dei lavori. Ma quando Rao lancia la provocazione dimostra di avere ancora ragione. Alza la mano e propone il rinvio della seduta alle 23:59 per discutere della questione politica: i numeri, nonostante la maggioranza schiacciante del centrodestra (35 su 45), stanno dalla sua: 13 presenti e cade il numero legale.

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