Vertice a Palazzo Zanca con Miloro e Buzzanca: il 30 per cento del budget per le manutenzioni destinato ai quartieri. Ancora polemiche sul collegio contabile: possibile revoca della delibera “bocciata” dal Tar. Trischitta: «Se entro mercoledì il bilancio non arriva in commissione, mi rivolgerò alla Regione»
Il percorso del bilancio di previsione 2009 segue due binari paralleli. Il primo è quello del confronto con le parti interessate, voluto dall’assessore alle Politiche finanziarie Orazio Miloro, forse anche per stemperare gli animi piuttosto accesi del momento. Il secondo è quello legato a doppio filo al pasticcio dei revisori dei conti, che in questo momento il Comune non ha e senza i quali l’approvazione del bilancio passerebbe inevitabilmente da un commissario ad acta, eventualità, questa, che si sta cercando di evitare.
Ma andiamo con ordine. Miloro, insieme al sindaco Giuseppe Buzzanca e ai dirigenti dell’area Economico-finanziaria di Palazzo Zanca Ferdinando Coglitore, Giovanni Di Leo e Placido Bruno, ha incontrato i presidenti delle sei circoscrizioni (Giuseppe Leonardo, Giovanni Di Blasi, Giovanni De Salvo, Francesco Quero, Alessandro Russo ed Enrico Ferrara) per illustrare i contenuti del bilancio. Soddisfazione da parte dei rappresentanti delle municipalità su un punto in particolare: è stato concordato, infatti, di destinare il 30 per cento del budget previsto per i contratti aperti della pubblica illuminazione e della manutenzione ordinaria, ad interventi di “pronta emergenza” deliberati dai consigli circoscrizionali, oltre ad attivare un coordinamento sulla programmazione manutentiva di più ampio respiro.
«In una situazione di difficoltà economica e finanziaria, – ha detto Miloro – nel rispetto dei rigidi vincoli vigenti in materia di finanza locale, si sono dovute fronteggiare le emergenze, salvaguardare le esigenze del welfare locale e ridurre l’onere delle spese correnti». Proprio sul bilancio in settimana l’assessore Miloro avrà un confronto con i capigruppo del Consiglio comunale, ma questo non basta a stemperare i malumori che serpeggiano per i corridoi di Palazzo Zanca. Così Pippo Trischitta, tra i “frondisti” più agguerriti: «Se entro mercoledì non sarà arrivato il bilancio in commissione, mi recherò all’assessorato Enti locali per chiedere provvedimenti nei confronti dell’assessore Miloro». Secondo Trischitta «è grave che le circoscrizioni siano entrate in possesso del bilancio prima dei consiglieri comunali, è un’offesa verso tutto il civico consesso».
Sullo sfondo c’è la spinosa questione dei revisori dei conti. Sono solo due le alternativa all’arrivo del commissario ad acta: il ritiro del ricorso da parte di Roberto Aricò, il candidato non eletto che ha ritenuto illegittima la votazione del consiglio comunale, trovando appoggio nel Tar di Catania; oppure la revoca in autotutela da parte dello stesso consiglio della delibera “incriminata”, con successiva nuova votazione. Passaggio, questo, che comporterebbe però un accordo sulla nuova terna che al momento, visto il caos politico che regna a Palazzo Zanca, appare pieno di ostacoli.