Confermerà le nomine di Genovese, tra cui quella del city manager Fragale?
In questi giorni di forte concitazione per la politica messinese non si fa in tempo a dare una notizia che subito ne subentra un’altra.
Ed ecco, dunque, che il Commissario Straordinario, Gaspare Sinatra nominato dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Paolo Colianni, sarà (diversamente da quanto era stato reso noto in mattinata) domani a Messina. Il suo arrivo è stato confermato al Segretario Generale del Comune, Filippo Ribaudo, al quale è stato detto anche che mercoledì 24 sarà effettuato il passaggio delle consegne.
Domani il Commissario Sinatra si recherà in visita dal Prefetto, Francesco Alecci, ed anche dall’Arcivescovo, Mons. Calogero La Piana.
Le differenze, rispetto al commissariamento Sbordone, sono tante, sia dal punto di vista formale che sostanziale. In primis, spicca il fatto che oggi non c’è il Consiglio comunale, organismo che invece restò in carica per tutta l’era Sbordone fino alle ultime elezioni. E’ probabile, dunque, che Sinatra chieda dei sub-commissari all’assessore regionale agli Enti locali Paolo Colianni, sperando di avere maggior fortuna rispetto al suo predecessore, che non li ottenne dall’allora assessore D’Aquino. Ma il rapporto altamente fiduciario tra Sinatra e Colianni stesso fa pensare che un’eventuale richiesta in tal senso difficilmente non verrebbe accolta. Altra differenza sostanziale riguarda il “curriculum- e la carica istituzionale dei due commissari: un prefetto Sbordone, un dirigente regionale Sinatra, le cui simpatie politiche, secondo i bene informati, sarebbero molto vicine a quelle di colui che l’ha nominato, Colianni appunto, uomo Mpa, fedelissimo di Giuseppe Lombardo. Il precedente più volte citato in questi giorni del comune di Licodia Eubea lo confermerebbe: allora due deputati, Giovanni Burtone e Marilena Samperi, chiesero addirittura la rimozione di Sinatra dall’incarico di commissario per la sua presunta eccessiva “continuità- con l’ex sindaco, Nunzio Li Rosi del Mpa. Ma sarebbe, al tempo stesso, ingeneroso essere prevenuti nei suoi confronti solo in base a queste voci.
Non sarà facile il compito di Sinatra: le sue prime scelte dovranno riguardare la conferma o meno delle nomine effettuate dall’ex sindaco Genovese. Rimarrà in carica, ad esempio, il city manager Emilio Fragale, come quattro anni fa avvenne con Gianfranco Scoglio? E poi ci sono gli esperti, i presidenti e i consigli d’amministrazione delle società partecipate. Tutti nodi delicati da sciogliere, a cui si aggiungeranno inevitabilmente i veri e propri atti rimasti in sospeso. Il regolamento edilizio e il piano quadro di Faro Superiore, intanto, sui quali non ha voluto pronunciarsi il commissario ad acta Antonino Garofalo. Reiterati i vincoli, Garofalo è tornato a Palermo, rimandando gli incartamenti a Sinatra. Ci sarebbero, ad esempio, anche i progetti relativi al Prusst e il Piano regolatore del porto, ma appare impensabile che un commissario che rimarrà in carica pochi mesi possa deliberare su questioni che, perdita di tempo o meno, necessitano di un confronto politico. Sui suoi reali margini d’azione, tra l’altro, lo stesso assessore Colianni ha richiesto un parere all’Ufficio legislativo e legale della Regione, dal quale ancora attende risposta. E qualcuna, forse, ce la potrà dare lo stesso Sinatra, quando domani giungerà finalmente a Messina.