La commissione Ponte approva la delibera sulle opere compensative. Non senza polemiche

La commissione Ponte approva la delibera sulle opere compensative. Non senza polemiche

La commissione Ponte approva la delibera sulle opere compensative. Non senza polemiche

lunedì 21 Dicembre 2009 - 19:59

Via libera anche agli emendamenti, nonostante alcuni pareri negativi del dirigente Caminiti. Barbalace: «Sono pareri poco tecnici, il nostro intento è chiaro: liberare davvero il fronte mare dai binari». Adesso la delibera andrà discussa in Consiglio, improbabile che avvenga già oggi

La delibera sulle opere compensative al Ponte sullo Stretto compie il primo passo amministrativo. Ieri pomeriggio la Commissione Ponte di Palazzo Zanca, presieduta da Nicola Barbalace, ha approvato il documento, che stando alle indicazioni dei consiglieri è profondamente diverso da quello elaborato nel 2003 dal dirigente alle Grandi opere, l’ing. Giovanni Caminiti. Non è un caso, dunque, che serpeggi qualche polemica attorno ai pareri che lo stesso Caminiti ha dato ai molti emendamenti presentati dallo stesso Barbalace e da Giorgio Muscolino dell’Udc. Pareri che, secondo Barbalace, «hanno poco di tecnico». Tant’è che i consiglieri della Commissione non hanno avuto dubbi: delibera approvata insieme a tutti gli emendamenti, anche quelli con parere negativo.

«L’obiettivo che ci poniamo come Commissione è essenzialmente uno, – spiega il presidente – liberare il fronte mare dai binari. E con la metroferrovia prolungata fino a dove oggi c’è la stazione centrale e soprattutto con la marittima ancora lì dove è adesso, da utilizzare quando il Ponte non potrà essere agibile, questo obiettivo non può essere raggiunto. In quest’ottica abbiamo chiesto lo spostamento della stazione a Contesse e della marittima a Sud, mentre secondo noi la metroferrovia deve fermarsi a Gazzi, realizzando l’intermodalità con la linea ferrata che già abbiamo, ovvero il tram. Ma non mi si può dire che la stazione non si può realizzare a Contesse perché ciò, dal punto di vista ambientale, significherebbe polvere, rumore e disagi per i cittadini». Con la prospettiva di realizzare una megaopera come il Ponte, obiettivamente sembra un paradosso.

Il prossimo round, quello decisivo, si svolgerà in ogni caso nell’aula del consiglio comunale. Quando? Questo non è certo. «Io sono pronto a relazionare – risponde Barbalace – ma aspettiamo che il sindaco ci dica quando è disponibile a venire in aula, visto che lui stesso aveva manifestato questa intenzione». Un punto che l’esponente del Pd ci tiene a chiarire è che il ruolo della Commissione Ponte non finisce qui: «Dovremo discutere della reiterazione del vincolo di esproprio e abbiamo già chiesto alla Stretto di Messina un report sul cronoprogramma della progettazione definitiva».

(foto Dino Sturiale)

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