La decisione del sindaco Cateno De Luca è l’atto finale dopo una serie di perplessità nei confronti di un servizio considerato inutile per il territorio. La fuoriuscita dall’organismo territoriale è una presa di distanza anche dai vicini centri della Valle d’Agrò
Santa Teresa lascia l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche e dei Peloritani dopo 10 anni. Lunedì prossimo il consiglio comunale approverà il recesso della delibera dell’aprile 2004 con cui entrava nell’Unione. La decisione del sindaco Cateno De Luca è l’atto finale dopo una serie di perplessità nei confronti di un servizio considerato inutile per il territorio. Sin dal suo insediamento come sindaco di S. Teresa, nel maggio 2012, il primo cittadino, pur eletto assessore della giunta dell’Unione, non ha mai partecipato attivamente agli incontri. La fuoriuscita dall’organismo territoriale è una presa di distanza anche dai vicini centri della Valle d’Agrò, di cui Santa Teresa costituisce un punto di riferimento. De Luca non ha digerito infatti il rifiuto dei colleghi amministratori di formare un unico grande comune. Nell’ente sovracomunale rimarranno in undici: Pagliara, Mandanici, Savoca, Sant’Alessio, Limina, Forza d’Agrò, Casalvecchio, Antillo, Furci Siculo, Roccalumera e Roccafiorita. Per De Luca c’è un precedente con l’Unione: già nel 2008 come sindaco di Fiumedinisi decise di uscire dall’Ente per formare una nuova Unione con i comuni di Nizza di Sicilia, Alì Terme e Alì.
Giusy Briguglio