Il Comune ha debiti per 52 milioni di euro, entro la prossima settimana il bilancio di previsione

Il Comune ha debiti per 52 milioni di euro, entro la prossima settimana il bilancio di previsione

Il Comune ha debiti per 52 milioni di euro, entro la prossima settimana il bilancio di previsione

mercoledì 11 Marzo 2009 - 17:39

Il piano di dismissioni (che andrà in giunta venerdì) coprirà l'esposizione debitoria. Previsti oltre 16 milioni per i servizi sociali, mentre i contributi alle partecipate tornano ai livelli di due anni fa. Miloro: «Lavoro come se fossimo al dissesto»

Ammontano a 52 milioni, 292mila, 983 euro e 29 centesimi i debiti fuori bilancio censiti a chusura dell’esercizio 2008. Un’esposizione che il Comune, attraverso il bilancio di previsione ormai quasi pronto, pensa di coprire con la dimissione degli immobili, il cui piano venerdì verrà sottoposto alla giunta. A questo scopo l’esecutivo ha adottato il provvedimento -endoprocedimentale- al bilancio pluriennale 2009, per la valorizzazione di immobili di proprietà comunale, secondo la linea di indirizzo dettata dalla sezione regionale della Corte dei conti, nell’udienza del 18 novembre scorso. A questo va aggiunto che il servizio Fitti attivi del dipartimento Patrimonio di Palazzo Zanca ha ottenuto dalla Regione il nulla osta per la vendita di ben 931 alloggi (tra gli approfondimenti l’elenco completo delle zone interessate), mentre bisognerà ancora attendere per altri 158 la cui procedura di verifica dell’interesse culturale, necessaria a sbloccare le autorizzazioni, è ancora in corso.

«Ma non potremo basarci solo sul piano di dismissioni», chiarisce l’assessore al Bilancio Orazio Miloro, il quale spiega che dal debito di 52 milioni si dovrà rientrare in tre anni, e che dalla vendita dei beni comunali si attende, per il solo 2009, una cifra che si aggira tra i 15 e i 20 milioni di euro. «Sarà necessaria un’opera di razionalizzazione della spesa, di moralizzazione della gestione economica dell’Ente». Un fardello non indifferente, che farà lievitare la cifra dei debiti, sarà come al solito quello delle società partecipate, la cui situazione debitoria non è ancora nota. Ad ogni modo Miloro conta di chiudere il previsionale per la metà della settimana prossima, nonostante è probabile che il termine ultimo della fine di marzo venga prorogato fino al 30 aprile.

«E’ un bilancio molto tecnico – prosegue Miloro – redatto e pensato come se ci trovassimo al dissesto, anche se si è cercato di creare le premesse per un rilancio. Particolare attenzione verrà data ai lavori dell’avvocatura comunale e a tutti i contenziosi in cui siamo coinvolti, mentre il lavoro dei dirigenti sarà sottoposto ad un monitoraggio costante». Qualche anticipazione: per i servizi sociali è probabile che verrà stanziata una cifra vicina ai 16 milioni di euro, mentre per Atm, Ato3 e le altre società collegate si tornerà all’antico, ovvero ai contributi annuali precedenti ai famosi tagli del 15 per cento decisi un anno fa dal commissario Sinatra. Un esempio: se nel 2008 l’Atm ha ricevuto 10 milioni e mezzo di euro, arrivando agli ultimi mesi dell’anno con l’acqua alla gola e senza soldi per gli stipendi, nel 2009 ne prenderà 12,5 (a proposito, a giorni verrà pagato lo stipendio di febbraio). Stesso discorso per l’Ato3 e le altre, anche se è previsto un giro di vite tra le società satellite del Comune, con molte partecipazioni che potrebbero terminare.

Miloro, infine, non è preoccupato dalle divisioni politiche del consiglio comunale: «Il bilancio è uno strumento che va al di là della politica, soprattutto in un momento così delicato per la città, e sono certo che i consiglieri comunali di questo si rendono conto. A loro verrà data, comunque, una relazione al bilancio che sarà altrettanto corposa e chiara». L’aspetto curioso, dopo la votazione di ieri del consiglio, è che questo bilancio dovrà essere ratificato dai nuovi revisori dei conti, nominati dall’opposizione.

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