Cade il numero legale, dopo un fuoriprogramma “tragicomico” legato alla presenza-assenza in aula di Guerrera (Udc). Il Triennale? A data da destinarsi
La farsa continua. A nulla sono servite le settimane agostane di vacanza: il consiglio comunale non riesce a decollare. Bloccato dalla cronica incapacità della maggioranza di far quadrato e da una fase di stallo politico che avevamo sottolineato nei giorni scorsi e che oggi ha portato ad un risultato inevitabile: la caduta del numero legale sulla votazione del bilancio consuntivo 2008. Con una variante quasi comica: in realtà il bilancio era stato votato e approvato, ma solo in un secondo momento ci si è accorti che il numero legale di 23 consiglieri si era raggiunto contando tra questi Guerrera dell’Udc, che in realtà non era in aula ma aveva semplicemente dimenticato di prelevare il tesserino.
Una situazione che indurrebbe all’ilarità, se non nascondesse una questione molto seria. Il centrodestra è letteralmente impantanato e non riesce ad avere quei numeri in aula che gli consentirebbero di fare il bello e il cattivo tempo. In più si è aggiunta la polemica sulla Commissione Ponte, che ha inasprito i rapporti col centrosinistra, che a questo punto non ci sta più a fare da stampella a nessuno, e che ha creato malumori anche all’interno della maggioranza, con parte dell’Udc contraria all’indirizzo dato dal sindaco Buzzanca in merito alla revoca della delibera di istituzione della commissione stessa. In tutto questo bailamme, ci si è quasi dimenticati del Piano triennale opere pubbliche, la cui approvazione un mese fa sembrava improcrastinabile, e che invece oggi rimane in secondo piano, col suo carico di 350 emendamenti, rispetto al bilancio. Questa mattina nuova puntata alle 11, con numero legale ridotto a 18 consiglieri. Arriverà una “fumatina” bianca?