Il Consiglio e la Giunta Provinciale uniti a difesa dei presidi sanitari

Il Consiglio e la Giunta Provinciale uniti a difesa dei presidi sanitari

Redazione

Il Consiglio e la Giunta Provinciale uniti a difesa dei presidi sanitari

mercoledì 04 Luglio 2007 - 14:41

Questa mattina al Consiglio Provinciale, almeno per una volta, si sono visti i Consiglieri e la Giunta uniti, al di là degli schieramenti politici, per difendere i diritti dei cittadini della Provincia di Messina. Il Consiglio è stato convocato alle 11.30 dal Presidente Lino Monea per votare la mozione n°34, avente come primo firmatario Giuseppe Lombardo di Alleanza Nazionale, in merito alla -salvaguardia dei presìdi di continuità assistenziale nella Provincia di Messina-. Il documento in esame, impegna il Presidente della Provincia, Salvatore Leonardi, ad attivarsi -per adempiere a tutti gli atti necessari per la convocazione urgente di un’Assemblea dei sindaci dei 108 comuni del territorio provinciale, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Sanità, Roberto Lagalla, della Deputazione nazionale e regionale, dei Consiglieri provinciali e dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei medici di continuità assistenziale, al fine di pianificare una strategia unitaria per evitare la chiusura dei presìdi di vitale importanza per una popolazione già fortemente penalizzata dalla posizione geografica-. Alla scorsa seduta al momento della votazione è caduto il numero legale e, pertanto, il Consiglio è stato convocato oggi. All’apertura della seduta, presenti 28 consiglieri su 45, ha chiesto la parola il consigliere Galluzzo per ricordare che il consesso provinciale aveva istituito una commissione sulla questione ponte e trasporti sullo Stretto ma di fatto quest’organo non è stato mai istituito. Il consigliere di A. N. ha chiesto spiegazioni da parte del Presidente Monea entro la mezzanotte di oggi se no dovrà chiedere l’isituzione di una commissione di indagine. Chiusa questa parentesi, sulla questione dei trasporti nell’area dello Stretto, il Consiglio Provinciale ha proseguito secondo l’Ordine del Giorno. Il Presidente Monea ha messo ai voti la mozione presentata da Giuseppe Lombardo a difesa dei presidi sanitari della Provincia di Messina. Dalla votazione è risultata approvata la mozione con 26 voti favorevoli su 26 votanti. A questo punto Monea ha dato la parola ai numerosi consiglieri che hanno voluto confermare la loro adesione al documento stilato da Lombardo. Giovanni Pino di Forza Italia nel suo intervento ha evidenziato che questo documento, approvato dal Consesso, dovrebbe essere inviato al più presto alla deputazione e agli assessori regionali messinesi affinchè diano un efficace contributo in modo che queste importanti strutture sanitarie, come le Guardie Mediche, non chiudano. Questa richiesta, secondo Pino, andrebbe arricchita dall’acquisizione da parte di ogni singolo comune montano di una autoambulanza sempre pronta ad ogni evenienza. A conclusione il consigliere milazzese di Forza Italia ha voluto sottolineare che il suo voto alla mozione di Lombardo va oltre ogni schieramento politico, ma ricorda ai consiglieri di A. N. che dovrebbero richiamare tutti quei sindaci della Provincia che non hanno fatto più fede agli accordi della coalizione di centrodestra. Amedeo Gitto dei Socialisti Democratici Italiani ha rimarcato la questione della riduzione sanitaria della Regione in Provincia di Messina. Uno scippo a danno di un territorio già fortemente danneggiato e dimenticato. Giovanni Gentile di Forza Italia ha ricordato che lo stretto legame sanità e politica è un rapporto che va contro i diritti dei cittadini. La Regione prima di decidere di chiudere questi presidi dovrebbe eliminare drasticamente gli sprechi sanitari dovuti agli alti stipendi dei manager e dirigenti delle strutture sanitarie. Purtroppo, afferma il consigliere forzista, oggi la sanità in Sicilia è comandata dalla politica. Filippo Isaja dei Democratici di Sinistra appoggia la mozione e rimanda a quanto detto nella scorsa seduta. Enrico Bivona di Forza Italia ha puntualizzato il concetto che colpire la sanità, un bene prezioso dei cittadini, non è assolutamente un esempio di buon governo. L’emergenza sanitaria va fuori da ogni logica e per il bene dei cittadini, Bivona, contesta pienamente l’Assessore Regionale Lagalla anche se fa parte dello stesso schieramento politico. Orazio Faraci della Margherita ricorda che il Consiglio Provinciale contesta questa decisione della Regione in ritardo rispetto a tanti comuni. Una decisione grave quella dell’Assessore Regionale alla Sanità, meglio tagliare gli stipendi che i servizi ai cittadini. Giuseppe Natoli dei Democratici di Sinistra ricorda che in proporzione la Guardia Medica di un paese costa molto meno di altri servizi non indispensabili. Carlo Cerretti del Movimento per l’Autonomia ha ribadito che in Sicilia, grazie anche al Governo nazionale, si stanno ridimensionando non solo i Distretti Sanitari ma anche le Ferrovie e le Poste. Il Presidente Leonardi era stato assicurato qualche giorno fa, da alcuni dirigenti di Poste Italiane, che in Provincia non sarebbero stati chiusi più uffici postali; invece nelle Isole Eolie è giunta da poco la notizia di un ridimensionamento della struttura postale dell’arcipelago. Luigi Ragno di Alleanza Nazionale indica che bisogna chiedere più efficenza alla Regione. Le strutture sanitarie devono spendere molto di meno, con un maggiore senso di responsabilità. Si devono pretendere servizi migliori, ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte. Ragno ribadisce che la Regione deve evitare i tagli strutturali, ma deve anche migliorare i servizi ai cittadini. Luigi Gullo della Margherita ha ricordato che gli interessi che girano attorno alla sanità siciliana sono molti. La Sicilia detiene un enorme numero di strutture sanitarie private rispetto, per esempio, alla Lombardia. Il rapporto fra queste due regioni è di 1/300. Si dovrebbe quindi bloccare questa grossa fetta economica per rinvestirla nel pubblico. Gullo insiste che questo documento approvato dal Consiglio non deve rimanere solo un foglio sulla scrivania dell’Assessore Lagalla. Infine è intervenuto, a nome della Giunta Provinciale, l’Assessore Pio Amadeo che ha confermato il pieno supporto della mozione di Giuseppe Lombardo. La Provincia quindi promuoverà azioni di contestazione, attraverso i 108 sindaci della provincia messinese, i sindacati e i componenti del Terzo Settore, affinchè si organizzi un incontro risolutivo con l’Assessore Regionale alla Sanità. Il Consiglio Provinciale si è chiuso dopo l’ulteriore votazione con 23 favorevoli su 23 votanti. Il Consesso si aggiornerà Lunedì 9 Luglio alle ore 18.30.

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