Seduta “silenziosa” del consiglio comunale. Con un ordine del giorno si ribadisce: l’abusivismo non c’entra. Presto una seduta straordinaria
Il silenzio che si deve ad una tragedia come quella che ha sconvolto Messina ha contraddistinto un consiglio comunale surreale, se paragonato alle sedute che lo hanno proceduto. Ieri pomeriggio, dando seguito a quanto deciso in mattinata nella conferenza dei capigruppo, l’aula ha approvato tutto in un fiato il Triennale opere pubbliche, senza interventi (tranne qualche eccezione) e senza polemiche, anche se qualcuno ha criticato l’orientamento di riunirsi comunque, senza aspettare qualche decisione. I consiglieri hanno voluto dare, a modo loro, un segnale, preannunciandone un altro, ben più significativo: un emendamento alla manovra di riequilibrio per stornare in favore degli alluvionati almeno 250 mila euro, anche se si cercherà di “rastrellare” ulteriori somme dalle varie voci di capitolo del bilancio.
L’aula ha anche approvato all’unanimità un ordine del giorno: «Il consiglio comunale si stringe al dolore dei familiari delle vittime della tragica alluvione, consapevole che tutta la città si sente coinvolta in questa immane sofferenza. Si unisce, altresì, al dolore delle comunità vicine, anch’esse colpite dalla tragedia. Ringrazia tutti coloro che, a vario titolo, sono intervenuti e che ancora oggi danno soccorso alle popolazioni colpite, impegnati con grande generosità e senza risparmio di energie. Pur in presenza di un evento eccezionale, il Consiglio non può non evidenziare i ritardi con cui chi aveva la competenza e le risorse è intervenuto, in particolar modo a Giampilieri Superiore, considerato che già nell’ottobre 2007 la stessa era stata coinvolta in gravi fenomeni franosi. Si stigmatizza il comportamento di chi, a vari livelli, vuole necessariamente addebitare ad un abusivismo delle comunità colpite le ragioni del disastro, disconoscendo le cause vere dello stesso, che interessano un fronte ampio di territorio cittadino con frane e microfrane diffuse in siti dove l’abusivismo edilizio non esiste. Il Consiglio, superata la fase emergenziale che non può non impegnare tutte le forze in campo h24, ritiene che le popolazioni disastrate non vadano aprioristicamente sradicate dal loro vissuto, si impegna, in una prima fase, a reperire le risorse già nella manovra di riequilibrio di bilancio in corso di approvazione, programmando altresì una seduta straordinaria dedicata alla tragedia che ha colpito la nostra comunità».
(foto Dino Sturiale)
s.c.