Rinviata ad oggi la seduta sul Bilancio, in dubbio i numeri sul voto

I tempi sono sempre più ristretti, e il Consiglio comunale è costretto a correre. Quando giungerà la notifica, infatti, non si potrà più provvedere a nessun atto. Dunque, da oggi si procederà col passo della lepre, dopo quello della lumaca che aveva contraddistinto gli ultimi mesi di lavori in aula. Non sono escluse sedute straordinarie praticamente ogni giorno. Pensare che adesso la fretta debba farla da padrona, dopo lo stallo vissuto per settimane e settimane in Consiglio, deve indurre a riflessione e, possibilmente, servire da lezione.

La spina più dolorosa e consistente è quella del Consuntivo 2006. Ieri pomeriggio, infatti, s’è deciso di rinviare ad oggi la seduta del Consiglio che avrebbe dovuto discuterne, e possibilmente votarlo. Il rinvio è stato dettato da due questioni: la prima è rappresentata da un “buco- creatosi alla voce entrate, relativo a 20 milioni di euro previsti in ingresso e che invece non ci saranno; la seconda riguarda un voto di approvazione che a quanto pare non sarebbe condiviso dall’intera maggioranza. Alcune posizioni, infatti, non nuove nell’andare contro le ragioni di coalizione, sembrano essere ferme sulla bocciatura, il che richiederebbe una conta forzata all’interno del centrosinistra, per verificare se effettivamente ci siano i numeri per portare in aula il Bilancio. Il centrodestra, da parte sua, ha lasciato intendere che non farà ostruzionismo sul numero legale, garantendo la propria presenza in aula, ma chiaramente non approverà il Consuntivo. Il rischio è quello di trovarsi un Consuntivo bocciato, il che porterebbe quasi certamente il commissario a dichiarare il dissesto finanziario.

Stamani, intanto, per provvedere al “buco- creatosi nel Consuntivo, si è riunita la I Commissione, presieduta da Francesco Curcio, la quale ha approvato la delibera di riequilibrio del Bilancio, ripassando la “palla- al Consiglio. Lo stesso Curcio, tra l’altro, due settimane fa, in occasione proprio di una seduta della commissione, aveva chiesto tutte le carte sui relativi bilanci e sulle singole attività delle società partecipate, senza le quali, come ha confermato mercoledì mattina in occasione della seduta aperta del Consiglio sulla questione rifiuti, non avrebbe votato il Consuntivo. Adesso i tempi stringono, le carte delle partecipate difficilmente arriveranno (parliamo, comunque, di più di 50 milioni di euro all’interno del Bilancio) e in aula è tempo di prendere una decisione.