Continua lo scontro sul Piano paesaggistico: l’Udc chiede la rimozione di Caminiti. Bilancio: proroga dei termini fino al 30 giugno

Continua lo scontro sul Piano paesaggistico: l’Udc chiede la rimozione di Caminiti. Bilancio: proroga dei termini fino al 30 giugno

Continua lo scontro sul Piano paesaggistico: l’Udc chiede la rimozione di Caminiti. Bilancio: proroga dei termini fino al 30 giugno

venerdì 30 Aprile 2010 - 14:16

Oggi in consiglio comunale intervento di fuoco di Melazzo: «Sono questioni di materia urbanistica, dunque a pronunciarsi deve essere il Consiglio». Iniziato il dibattito sul regolamento dell’imposta comunale sulla pubblicità

Un sospiro di sollievo “annunciato” e uno scontro che si preannuncia caldo. E’ durato poco ma è stato intenso il consiglio comunale di stamattina. Il sospiro di sollievo arriva dal decreto del Ministro dell’interno per il differimento al prossimo 30 giugno del termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali per l’anno 2010, adottato d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze sentito il parere favorevole della Conferenza Stato città e autonomie locali. La proroga del termine, già differito una prima volta, è stata decisa per accogliere la richiesta dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci). Ancora una volta, dunque, il bilancio del Comune verrà esitato solo in estate.

Lo scontro, invece, continua a consumarsi sul Piano paesaggistico. Come annunciato, gli uffici del Comune ha prodotto le proprie osservazioni, tramite un documento redatto dal coordinatore dell’area Urbanistica, ing. Giovanni Caminiti, e controfirmato dall’assessore al ramo Giuseppe Corvaja. Nel documento si fa riferimento ai Prusst, si chiedono modifiche e quant’altro. Otto pagine che hanno provocato la reazione stizzita dell’Udc (l’ex vicesindaco Ardizzone era stato “sponsor” del Piano) ed in particolare di Giuseppe Melazzo, che oggi in aula è stato durissimo: «Un dirigente ha ritenuto di dover elaborare delle osservazioni che, a nostro parere, non sono condivisibili e dovrebbero essere oggetto di discussione del consiglio comunale. Il Consiglio, infatti, è l’unico organo competente in materia urbanistica, per cui quelle osservazioni sono, a mio parere, nulle. Il consiglio comunale deve prendere posizione e chiedere la rimozione dell’ing. Caminiti. Niente è stato discusso né in giunta né in Consiglio, nonostante una richiesta ufficiale dell’Udc in tal senso. C’è poi un’osservazione, che io chiamo “osservazione Stu”, che pare il tipico emendamento alla messinese. Il punto è che ci sono tecnici che ormai fanno i politici. E’ necessario, ed è questa la nostra richiesta, che il Consiglio affronti la questione entro il 5 maggio, termine ultimo per la presentazione delle osservazioni, convocando in aula l’assessore Corvaja».

Questa è quella che Melazzo ha definito “osservazione Stu”: «Nel rispetto delle prescrizioni dettate dalla competente Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali in sede di rilascio della Autorizzazione Paesaggistica, all’interno delle aree e dei beni individuati dal Piano Paesaggistico, possono essere consentiti interventi pubblici o di interesse pubblico anche discostandosi dalle specifiche prescrizioni del Paesaggio locale interessato». Di tutto un po’, insomma.

Infine, l’aula stamani, con procedura d’urgenza, ha incardinato la delibera del regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, esitata il 13 marzo scorso dalla giunta municipale (oggi era presente l’assessore alle Politiche finanziarie Orazio Miloro). «Come mai quest’urgenza – ha osservato Felice Calabrò del Pd – se ieri in commissione si sono presentati appena in quattro, di cui uno solo della maggioranza? L’opposizione, se è il caso, le sue responsabilità è pronta ad assumersele. Ma il centrodestra parli chiaro». Tra l’altro la delibera del regolamento, come fatto osservare anche da Nino Carreri (Risorgimento messinese), presenta un difetto di forma: potrà entrare in vigore solo nel 2011, e non già nel 2010 come indicato nel testo.

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