Il sindaco di Gela e simbolo della lotta alla mafia oggi in città: “Voglio essere uno strumento per la democrazia partecipata”
Questa mattina presso la sala consiliare della Provincia regionale di Messina, il sindaco di Gela Rosario Crocetta ha presentato la sua candidatura nelle liste del Pd, per le elezioni Europee che si terrano il prossimo 6 e 7 giugno. Il primo cittadino della centro siciliano, in prima fila nella lotta alla mafia, ha ovviamento incentrato su questo impegno il suo intervento, spiegando come la sua candidatura nasca dalla condivisione di un progetto di rivolta e rivoluzione rispetto alla criminalità organizzata che regna nella nostra regione. “Voglio essere uno strumento per la democrazia partecipata – ha dichiarato. L’esempio di un protagonismo di massa contro la violenza e i sopprusi non lasciata esclusivamente alle forze dell’ordine e alla magistratura. Il risveglio di una società, in primis dei lavoratori, come fu negli anni 50. Una lotta per i diritti e la libertà, per dei cittadini che devono pensare ad una sicilia diversa”.
Crocetta ha poi ricordato come proprio da Messina, per la precisione da Capo d’Orlando, sia partita la ribellione al racket, soffermandosi poi su come la mafia sia cambiata oggi: “Non esiste più la mafia dei legami con la famiglia, del rispetto per le donne, dell’attaccamento alla religione. Non c’è solo la mafia che spara, ma soprattutto quella degli affari”.
Esempi per cambiare? “Ci sono tante realtà che credono in una Sicilia terra di pace, di diritti, di lavoro e di prosperità – continua Crocetta. Dai Giovani di ‘Addio Pizzo’, agli imprenditori della associazioni antiracket di Tano Grasso, dagli industriali e alle associazioni imprenditoriale e sindacali, dagli operai dei poli produttivi, professionisti, studenti etc. Ce la faremo a vincere questa battaglia? Per me combattere vuol già dire in parte vincere”.
Ad introdurre Crocetta il segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli, che si è detto pronto a sostenere “una lista competitiva e qualificata”. Presenti anche diversi esponenti dell’area ex Ds, come Francesco Calanna e Gaetano Giunta oltre all’ex sindaco Providenti e all’ex assessore alla legalità della giunta Genovese, Clelia Fiore.