L’esponente del partito democratico attacca l’assessore Amata e i componenti del Comitato Tecnico Scientifico
“In due anni di mandato della Giunta Buzzanca si sono registrate vere e proprie amputazioni al patrimonio arboreo di proprietà del Comune o di altri Enti con la perdita di esemplari arborei pregiati sia dal punto di vista botanico che storico”.
Ad attaccare l’amministrazione comunale è il componente della segreteria cittadina del Pd, Saverio Tignino, che aggiunge: “non si può permettere il continuare di tali scempi perpetrati ai danni dell’intera comunità con il taglio indiscriminato delle radici senza valutarne l’oggettiva necessità”.
In una nota, Tignino chiede quindi “l’allontanamento di chi, non riconoscendo i limiti delle proprie competenze, sconfina in sfere professionali diverse dalle proprie determinando gravi danni”. Il riferimento è all’assessore al ramo Elvira Amata ma non solo.
Il rappresentante del partito democratico ritiene sia arrivato il momento di “richiamare ciascuno alle proprie responsabilità, facendo finalmente cessare questo continuo deterioramento del patrimonio arboricolo cittadino iniziato proprio dall’istituzione del “Comitato Tecnico Scientifico”.
Secondo Tignino, infatti, l’organismo, “nominato con delibera di Giunta Comunale n. 208 del 9 /3/09 su proposta dell’Assessore Amata e composto da rappresentanti della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, della Soprintendenza, dell’Azienda Foreste, del Corpo Forestale, dal Presidente dell’ ATO ME3 e dall’agronomo Ortoleva non ha nessuna competenza specifica in gestione di verde urbano per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio arboreo cittadino”.
“Tale organo – conclude Tignino- in poco tempo ha dimostrato di avere poco sia di tecnico che di scientifico nel campo della gestione del verde urbano”.
