Dalle 10 in poi alla Vittorini non c’è più acqua: Pergolizzi insorge

Dalle 10 in poi alla Vittorini non c’è più acqua: Pergolizzi insorge

Dalle 10 in poi alla Vittorini non c’è più acqua: Pergolizzi insorge

venerdì 18 Dicembre 2009 - 08:47

Interrogazione del consigliere del Pdl, sulla scorta di una nota del preside della scuola dell’Annunziata: «Situazione di grave pericolo, notevoli disagi per alunni e dipendenti»

Se siete alunni della “Elio Vittorini” oppure insegnate lì, dalle 10 in poi non cercate l’acqua nei bagni. Non la troverete. Rubinetti chiusi e tanti saluti (ma poca salute): l’autoclave non funziona. E’ questa la paradossale notizia che viene fuori da un’interrogazione del consigliere comunale del Pdl Nello Pergolizzi, il quale prende carta e penna e chiede al sindaco e al dirigente Edilizia scolastica di prendere provvedimenti. Per evitare disservizi ma anche, specifica il consigliere, sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, penali.

Pergolizzi spiega che già il 30 novembre scorso (più di due settimane fa!) con una nota ufficiale, il dirigente scolastico della “Vittorini” aveva richiesto agli uffici competenti un urgente intervento tecnico per la riparazione dei motori dell’autoclave, in quanto entrambi non funzionanti. Una nota nella quale veniva evidenziato «il grave pericolo scaturente dalla abbondante quantità di acqua che fuoriesce continuamente dai motori in prossimità di cavi elettrici e che, per quanto sopra specificato, giornalmente dalle ore 10.00, cessando l’erogazione diretta dell’acqua, non si può assicurare un’adeguata igiene dei locali».

«Secondo quanto previsto dalla vigente normativa in materia di Sicurezza negli Ambienti di Lavoro – spiega Pergolizzi – senza entrare nei meriti dei controlli periodici o delle certificazioni previste per legge, risulta di sostanziale importanza il rispetto dell’obbligo che ha il datore di lavoro di garantire, in qualsiasi caso, il regolare funzionamento degli impianti». La situazione del Vittorini sembra andare nella direzione opposta. «Tale stato di cose, non solo crea innumerevoli difficoltà al normale svolgimento dell’attività lavorativa, ma costituisce un notevole disagio per gli alunni e per i dipendenti. Ma ad oggi – conclude – nessun tipo di intervento è stato avviato».

S.C.

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