Il presidente della Provincia ha convocato i rappresentanti dei Comuni colpiti dalle violente pioggie di mercoledì. Chiesto lo stato di calamità ma si vuole deve andare oltre: -Ognuno deve fare la propria parte-
Importante incontro questa mattina in sala Giunta alla Provincia regionale di Messina, dove si sono riuniti il presidente Nanni Ricevuto e i sindaci dei comuni della zona jonica colpiti dalle violente pioggie venute giù due giorni fa. Un primo confronto per fare il punto della situazione sui danni e sui disagi che hanno purtroppo coinvolto centri del nostro territorio come Taormina, Letojanni, Santa Teresa e i loro hinterland. Una situazione difficile, quella venutasi a creare, per la quale Ricevuto ha voluto fare sentire la propria vicinanza ai sindaci e alle popolazioni, al di là delle competenze dell’Ente. Diversi i milioni di danni, non ancora quantificati. Sulle strade provinciali, secondo una prima stima, dovrebbero superare i cinque milioni. Le cause? Tante, così come sono svariate le responsabilità.
Dopo il faccia a faccia con le istituzioni locali Ricevuto ha illustrato come cercherà di muoversi l’Ente. -E’ stato disposto il provvedimento per chiedere lo stato di calamità – ha spiegato -, ma andremo oltre perché ormai questo sembra diventato un passaggio di routine. Servono i fatti-. Fatti che la Provincia non potrà fare da sola. -Serve l’aiuto e il lavoro di tutti, noi come Ente di coordinamento continueremo a muoverci, ma ognuno deve fare la propria parte. Oggi non ho invitato la Protezione Civile perché volevo sentire direttamente dai sindaci quale è il clima, ma anche loro dovranno dirci cosa vogliono fare, ad esempio per quello che riguarda alcuni costoni di rocce-. Riferimenti anche al Cas, pesantamente sotto accusa dopo le ore trascorse da diversi automobilisti sul tratto dell’A18 Roccalumera-Taormina, dove diverse frane non sono state segnalate tempestivamente e conseguentemente si sono venute a creare code e verificati incidenti. -Ho parlato con il nuovo Commissario, che mi è sembrata persona puntuale ed attenta – ha continuato Ricevuto -. Mi ha spiegato che ha predisposto tutti gli accertamenti del caso per capire quanto è avvenuto. E’ arrivato da poco, facciamolo lavorare-. Il presidente avrebbe chiesto informalmente a Manlio Munafò se ci sono le condizioni per sospendere provvisoriamente il pedaggio.
Capitolo a parte per ciò che riguarda l’Anas. -Devo purtroppo ammettere che le risposte non sono quelle che mi aspettavo – ha proseguito ancora Ricevuto -. Nonostante l’Azienda Autonoma delle Strade sia stata messa nelle condizioni di lavorare sul nostro territorio, attraverso un sede locale, non sono arrivati interventi celeri in zone importanti come Calamona, Capo Alì, Capo Scaletta, Capo Calavà. Attendo comunque una visita del dirigente lunedì-. Ricevuto aspetta aiuti anche dalla Regione, in termini economici: -Nel piano di Assetto Idrogeologico, il 75% delle criticità registrate nell’Isola sono riscontrabili nella Provincia di Messina-, ricorda.
Il presidente non ne fa una questione politica: -Sono vicino ai sindaci, nessuna difesa della casacca in questi casi, stiamo dalla parte della gente-. Adesso l’appuntamento è rinviato a martedì prossimo alle 10:30, quando le parti si incontreranno nuovamente per studiare carte alla mano problemi e potenziali soluzioni. Intanto gli uffici di palazzo dei Leoni attendono la documentazione (soprattutto fotografica) dai Comuni per cercare di capire la reale situazione nei vari centri colpiti.
Prima di concludere Ricevuto ha ringraziato pubblicamente il consiglio provinciale, che ieri ha prontamente affrontato l’argomento attraverso alcuni interventi dei rappresentanti della zona, sollecitando l’intervento dell’Amministrazione (vedi l’articolo correlato in basso). Stamattina erano presenti Lalla Parisi, Biagio Gugliotta, Matteo Francilia, Antonino Muscarello e Pippo Lombardo. Quest’ultimo , già critico nei giorni scorsi rispetto all’operato del Consorzio Autostrade e degli uffici della Provincia, non ha risparmiato ancora frecciate alla struttura provinciale: -In aula avevo chiesto le dimissioni dell’ing. Celi, in virtù dei ritardi negli interventi in alcuni centri come Castelmola e Gaggi, dove sono trascorse oltre 48 ore prima di vedere mezzi della Provincia. Ritengo che sulle cause di quanto accaduto non vi siano responsabilità dell’Ente, ma su quanto avvenuto dopo sì. Sono mesi che punto l’indice sulla mancanza di somme in bilancio per la viabilità-. Polemiche anche sul mancato funzionamento del numero verde di pronto intervento: -Celi ha confessato di non avere neanche il fax funzionante nella sua stanza-, ha rilanciato l’autonomista. La replica è stata affidata a Ricevuto: -Per quello che mi risulta il servizio avrebbe funzionato. I dirigenti mettono in atto quelle che sono le nostre indicazioni, dunque le responsabilità sono comunque ed eventualmente dell’Amministrazione. Stiamo accertando se ci sono state responsabilità valutando disagio per disagio. Continueremo a lavorare ancora in queste ore. Superare tutte le difficoltà non sarà agevole, ma metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per rispondere alla situazione-. A breve le foto di Dino Sturiale
Emanuele Rigano