I passaggi a breve termine sono l’approvazione di un duro documento per chiedere interventi urgenti e l’impegno, insieme all’Amministrazione, di reindirizzare per le emergenze sulle strade risorse stanziate in bilancio. Poi incontro con i sindaci della zona jonica e tirrenica: pronti a tutto
Una lunga riunione dei capigruppo durata quasi due ore e al termine della quale si è arrivati ad una conclusione. I rappresentanti dei partiti politici che compongono il consiglio provinciale sono pronti a tutto pur di dare una risposta ai cittadini dell’intero territorio che hanno subito danni e disagi causati da eventi temporaleschi e violenti fenomeni atmosferici. E non parliamo solo dell’ultimo disastro che ha coinvolto i Comuni della zona jonica, ma anche di tutto ciò che è successo lo scorso inverno nella zona tirrenica, nella zona di Falcone. Sono passati mesi e nonostante le promesse non si sono ancora visti fondi, se non quelli impiegati dalla Provincia Regionale di Messina e racimolati attingendo dal fondo di riserva. Adesso, per far sì che il copione non si riproponga, si è deciso di agire, con decisione.
I prossimi passaggi saranno i seguenti. Intanto la predisposizione di un documento che verrà discusso e approvato dall’aula nel corso della propria seduta fissata per lunedì 28 settembre. Con l’atto si solleciteranno tutti gli Enti e le società competenti ad intervenire subito per tornare nel più breve tempo possibile alla normalità e soprattutto per lavorare affinché quanto accaduto non si riverifichi. Secondo punto, proposto dal consigliere Pippo Lombardo, il recupero di risorse da rintracciare nel Previsionale 2009 e impiegabili per le urgenze. In pratica l’autonomista ha sollecitato una ricognizione sulla Manovra per capire se ci sono fondi già destinati, e che si prevede possano non essere utilizzati, affinché vengano “girati” per gli interventi sulle strade. Da questo punto di vista, in giornata ci sarà un incontro tra il presidente del consiglio provinciale Fiore e il presidente Ricevuto nel corso del quale si discuterà di questa ipotesi. Intanto verranno allertati gli uffici competenti. Una pista percorribile, considerati anche gli avanzi di bilancio che annualmente vengono rintracciati nei Conti dell’Ente di Corso Cavour, oscillanti tra i tre e i quindici milioni di euro. Risorse che rischiano di non venire impiegate, meglio utilizzarle subito.
Poi verrà fissato un incontro tra il Consiglio e i sindaci della zona jonica e tirrenica. I primi cittadini del comprensorio di Falcone, si sono confrontati questa mattina insieme ad alcuni rappresentanti della deputazione regionale. Una riunione molto accesa, nel corso della quale alcune parti politiche interessate sono anche arrivate allo scontro, davanti ad una situazione difficile che si prolunga ormai da mesi e che soprattutto rischia di ripresentarsi a breve. I consiglieri di palazzo dei Leoni invece hanno messo assolutamente da parte i colori politici. Anzi si è stato più volte affermato che ‘questo è il momento di stare con i nostri cittadini’. Sindaci e consiglieri parleranno di quanto è accaduto e di quello che potrà succedere e insieme cercheranno di far emergere all’esterno l’esigenza impellente di fondi.
Secondo alcuni però non può più bastare l’ennesimo documento, in risposta del quale potrebbe arrivare l’ennesima promessa. Matteo Francilia dell’Udc-D’Alia ad esempio, per primo propone di andare oltre: “Riuniamoci a Roma, a Palermo, chiediamo aiuto con forza. Ci hanno già presi in giro lo scorso anno”. Angelo Passaniti, capogruppo del Pdl, invece rilancia: “Diamo mandato a Ricevuto di chiedere le risorse necessarie al Governo”. Mentre per Giuseppe Grioli del Pd diventa fondamentale il ruolo della deputazione regionale e nazionale, che deve essere investita della situazione. Cosa fare lo si deciderà proprio nel corso di questo confronto tra i rappresentanti dei Comuni e i consiglieri, ma molti hanno già dato la propria disponibilità a fare sentire la propria voce anche attraverso forme di proteste estreme.