Procura chiede archiviazione anche per l'ex commissario a Messina, Bernardo Alagna, che si dimise dopo l'avviso di garanzia
Messina – Va in soffitta l’indagine su presunte pressioni all’Asp di Messina nella nomina dell’ex commissario Bernardino Alagna? L’esito è ancora da scrivere, intanto la Procura ha però chiesto l’archiviazione delle ipotesi di indagine per i quattro indagati eccellenti, ovvero lo stesso Alagna, il deputato nazionale Tommaso Calderone, l’ex assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza e il segretario di Calderone, Alessio Arlotta. Per la Procura non ci sono elementi per sostenere le accuse davanti ai giudici. Adesso dovrà pronunciarsi il giudice per le indagini preliminari.
L’inchiesta su presunti casi di corruzione aveva condotto la Procura a chiedere la sospensione di Alagna, nel 2023. Sospensione negata sia dal giudice per le indagini preliminari prima che dal Riesame dopo. Alagna nel settembre 2023 si era comunque dimesso dalla carica. Nel 2024 dalle intercettazioni erano emersi i contatti da Alagna e Calderone che hanno portato le indagini ad accendere i fari sul livello regionale della vicenda. Era così stato avvisato l’ex assessore alla sanità Razza, ascoltato dai magistrati. Gli accertamenti effettuati in fase di indagine sembrano però aver condotto la Procura di Messina a sgonfiare le ipotesi d’accusa.