Politica e sanità all'Asp Messina, com'è finita l'inchiesta

Politica e sanità all’Asp Messina, com’è finita l’inchiesta

Alessandra Serio

Politica e sanità all’Asp Messina, com’è finita l’inchiesta

venerdì 12 Gennaio 2024 - 08:06

In 3 verso l'archiviazione, altri 10 restano indagati. Com'è andata all'onorevole Calderone e i manager della sanità

MESSINA – Alla fine degli accertamenti su politica e sanità all’Asp Messina la Procura conferma le ipotesi di reato per 10 dei 13 indagati iniziali. Rosa Raffa, vicario a capo della Dda come facente funzioni, e la Pm Roberta La Speme hanno siglato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per l’ex commissario Asp Bernandino Alagna, gli ex dg Paolo La Paglia e Gaetano Sirna, l’onorevole Tommaso Calderone e il suo segretario particolare Alessio Arlotta, Bernardo Alagna, Felice Giunta, Alfio Amatori, il medico Domenico Sammataro, l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti e l’imprenditore Marco Grossholz. Stralcio in vista di una probabile archiviazione, invece, per i medici Marcello Mezzatesta, Gaetano Torre ed  Edmondo Palmeri, inizialmente sospettati di truffa.

La guerra delle nomine all’Asp

L’indagine nasce dagli esposti presentati da diversi dirigenti Asp, tra la fine del 2020 e il 2021, in piena “guerra interna” scatenata dalla gestione dell’allora direttore Paolo La Paglia e culminate nella sospensione temporanea del direttore generale, nel febbraio 2021. Poco prima lo stesso direttore generale si era presentato in Procura per dire la sua sulle vicende relative ad appalti e affidamenti, al centro di un articolato esposto precedente. I finanzieri non tardarono a effettuare un blitz nella sede dell’azienda, tornandovi successivamente a più riprese per acquisire gli atti.

L’inchiesta sulla politica

Agli atti sono poi confluite una parte della inchiesta partita nel 2019 nel cui ambito sono state intercettate alcune conversazioni che riguardano l’onorevole regionale Tommaso Calderone, conoscenti ed entourage.

Il dg Asp si dimette

In vista dei primi interrogatori, la Procura ha chiesto la sospensione dalle funzioni del direttore generale Alagna, richiesta però rigettata dal giudice per le indagini preliminari. Il manager pubblico si è comunque dimesso subito dopo.

Adesso i difensori, gli avvocati Sandro Pruiti, Maria Flavia Buzzanca, Diego Lanza, Diego Foti, Fabio Repici, Caterina Peditto, Tancredi Traclò e Carmelo Picciotto, possono accedere a tutti gli atti di indagine e decidere come chiarire i ruoli e le effettive responsabilità degli indagati.

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