Ente Fiera. L’appello dei dipendenti: “Siamo stati dimenticati, ora vogliamo risposte dalla politica. Pronti a qualsiasi forma di protesta”

Ente Fiera. L’appello dei dipendenti: “Siamo stati dimenticati, ora vogliamo risposte dalla politica. Pronti a qualsiasi forma di protesta”

Ente Fiera. L’appello dei dipendenti: “Siamo stati dimenticati, ora vogliamo risposte dalla politica. Pronti a qualsiasi forma di protesta”

giovedì 15 Ottobre 2009 - 07:07

Dal giorno di fine mandato del commissario D’amore, il 23 agosto, la cittadella fieristica è ripiombata nel dimenticatoio. I dipendenti però non ci stanno e chiedono un incontro urgente con le istituzioni locali e regionali: “Se la nostra richiesta non verrà ascoltata, ci faremo sentire in altri modi” afferma il rappresentante sindacale Ugl Dario Ferro

Terminata la Fiera campionaria, spenti i riflettori puntati sulla manifestazione organizzata dal commissario straordinario Fabio D’Amore, la cittadella fieristica sembra essere stata nuovamente abbandonata a sé stessa e con essa i suoi dipendenti. A farlo presente con una lettera inviata al sindaco Buzzanca, al presidente Ricevuto, al governatore Lombardo, all’assessorato regionale cooperazione e pesca e al direttore generale di cooperazione e pesca, il rappresentante dell’Ugl Dario Ferro.

“Dal 23 agosto, giorno in cui è scaduto il mandato del commissario D’Amore, siamo letteralmente finiti nel dimenticatoio, ed è una situazione che non possiamo accettare – commenta Ferro – Questa è l’ennesima dimostrazione di come la politica, soprattutto regionale, non abbia completamente a cuore le sorti della nostra città”. Il segretario sindacale si fa portavoce del malessere espresso da tutti i dipendenti: “Inizialmente credevamo si trattasse di una fase transitoria dovuta alle lentezze politico-burocratiche, ora però siamo in un’angosciante fase di stallo da cui speriamo di essere tirati fuori al più presto possibile, provando ogni strada”.

Ferro, infatti, sottolinea come oltre alla mancata retribuzione degli stipendi, per i padri di famiglia una boccata d’ossigeno a fine mese, si affianca un’insoddisfazione lavorativa che, soprattutto per gli impiegati più giovani è a dir poco avvilente: “Il pensiero di venire qui la mattina e poi trovarsi a non fare nulla non è assolutamente piacevole. Il periodo di lavoro con il commissario D’Amore, invece, è stato molto stimolante e vorremmo possa essere sempre così. In caso contrario speriamo possa essere trovata una soluzione che ci permetta di avere anche delle gratificazioni lavorative”.

Ferro che , come scritto nella lettera, chiede al più presto un incontro con i rappresentanti istituzionali, aggiunge: “Ci rendiamo conto che in questo momento la situazione in città è molto complicata (alluvione ndr), ed è proprio per questo che finora siamo stati al nostro posto. Adesso però non possiamo più farlo perché i problemi esistono da fine dell’estate ed è il momento di affrontarli. Questa volta siamo decisi ad andare avanti e se la nostra richiesta d’incontro non verrà soddisfatta siamo pronti ad ogni forma di protesta, compreso l’incatenamento di fronte i cancelli della fiere. Pretendiamo di essere ascoltati”.

nella foto di Dino Sturiale uno degli sbandieratori che ha preso parte alla manifestazioni organizzate in occasione della Campionaria

SU APPROFONDIMENTO LA LETTERA DEI DIPENDENTI

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