Il presidente Pecorella ha chiesto a Ricevuto la documentazione sull’attività svolta dalla Provincia. Il Pd all’attacco. Rao: “Bisogna fronteggiare i problemi senza farli diventare emergenze. Non è solo una battaglia di legalità, ma di tutela della salute”. Grioli: “La politica sull’ambiente di Buzzanca è fallita”
Tra il 28 settembre ed l’1 ottobre la Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti sarà in Sicilia Orientale e quindi anche a Messina. Il 31 luglio scorso, è stato notificato alla Presidenza della Provincia, da parte del Presidente della stessa Commissione, Gaetano Pecorella (nella foto), una nota con la quale si annuncia il proprio arrivo in Sicilia e contemporaneamente si chiede, entro la prima settimana di settembre, di presentare la documentazione relativa all’attività svolta da Palazzo dei Leoni in merito alla gestione dei rifiuti ed a tutte le situazioni connesse.
Un passaggio che può risultare importante per il territorio messinese per ciò che concerne la gestione dei vari Ato, il servizio di raccolta differenziata (notizia di ieri, Messina è ultima in Italia), la situazione delle discariche e tutto ciò che risulta connesso ai rifiuti. A tale riguardo risulta attivissimo il Pd, con il consigliere Pippo Rao che, in attività ispettiva, ha chiesto ufficialmente: tutta la documentazione in merito alla discarica di Mazzarà S.Andrea; il carteggio tra gli Enti interessati al coordinamento ed alla gestione dei rifiuti nella nostra provincia e cioè l’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia, l’ARRA, la Provincia di Messina e l’Arpa; le note del Ministero dell’Ambiente; i verbali dei controlli e delle ispezioni che negli anni hanno riguardato il ruolo della Provincia di Messina. Inoltre, è stata chiesta la convocazione, per i primi giorni di settembre, della Commissione Ambiente del Consiglio Provinciale, per ascoltare in audizione il presidente Nanni Ricevuto, l’Assessore all’Ambiente Petrella, la Dirigente al ramo Musumeci e i responsabili della Tirreno Ambiente.
“Da qui a breve la vicenda dei rifiuti e della propria gestione rischia di assumere valenza fondamentale e delicatissima, con ricadute di vario genere sulle comunità messinesi – afferma Rao. Bisogna essere pronti a fronteggiare i problemi che già si sa arriveranno, senza farli diventare emergenze, tranne che non si voglia proprio questo, per avere mani libere e alibi per non rispettare regole e norme. In tutto questo la storia e le vicende giudiziarie insegnano che il rischio di infiltrazioni mafiose e di gestione affaristiche è dietro l’angolo. Sarebbe opportuno vigilare perché questo non accada. Non è soltanto una battaglia di legalità e trasparenza, ma di tutela della salute e dell’ambiente”.
Intanto in mattinata, in riferimento alle dichiarazioni del Sindaco Buzzanca a commento dell’ultimo posto assegnato alla città di Messina nella classifica 2008 sulla raccolta differenziata (vedi articolo correlato in basso), resa nota dall’Istat, il segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli ha risposto che: “Il 2008 è stato gestito dal Commissario Sinatra nei primi sei mesi e dallo stesso Buzzanca nei sei mesi successivi. Lo stesso Istat per il 2007 collocava Messina al 3,8% quasi due punti percentuali in più rispetto al 2006. Pertanto il calo di percentuale nel 2008 non deriva certo dal fallimento del Porta a Porta così come ha affermato il Sindaco, semmai deriva dall’abbandono da parte dell’Amministrazione comunale di una strategia sulla raccolta differenziata. Il sistema del Porta a Porta infatti iniziò in via sperimentale negli ultimi mesi del 2007 ed ha prodotto risultati soddisfacenti. Sarebbe stato opportuno estenderlo ad altre zone della città. Non è un caso che nelle città a più alto tasso di differenziata è proprio il sistema del Porta a porta ad assicurare tali risultati. Il Sindaco ammetta invece che su questo versante ha fallito. Così come si deve registrare con tutta evidenza che gli interventi di igiene ambientale che andrebbero programmati dall’ATO sono iniziati in netto ritardo ed in modo improvvisato (campagna contro la zanzara tigre, pulizia spiagge, scerbatura) ed altri non sono nemmeno iniziati e forse mai inizieranno, come la pulizia dei torrenti”.
A tal proposito Grioli fa notare che per la prima volta quest’anno i torrenti sono rimasti sporchi e pieni di vegetazione: “Tutti i villaggi di Messina che si snodano lungo i greti dei torrenti sono infestati da ratti, insetti, e le condizioni di sicurezza in vista dell’arrivo della stagione autunnale sono precarie – continua. La gestione dell’Ato Me 3 ha prodotto questi risultati: assenza di programmazione; interventi dettati solo dalle emergenze; totale abbandono delle periferie; chiusura assoluta rispetto ai problemi del territorio. Il Partito Democratico non può non far rilevare che la politica di gestione dei rifiuti senza una convinta politica che miri al raggiungimento di standard superiori di raccolta differenziata è fallimentare a priori. E’ una politica miope che insegue le emergenze e non affronta alla radice il problema dei rifiuti e soprattutto non capitalizza le utilità che tale gestione potrebbe produrre”.