Fondazione TaoArte. Ecco cosa prevede il nuovo statuto

Fondazione TaoArte. Ecco cosa prevede il nuovo statuto

Fondazione TaoArte. Ecco cosa prevede il nuovo statuto

venerdì 26 Febbraio 2010 - 12:11

Il passaggio da Comitato a Fondazione, finalità e attività, Fondatori iniziali, privati e sostenitori, la struttura del soggetto, i compensi previsti

Mentre lo scontro politico sembra destinato a protrarsi, scopriamo cosa prevede lo statuto che definisce attività, composizione e quant’altro della “nuova” Fondazione Taormina Arte. Statuto che come ricordiamo, è contenuto nella delibera già approvato dalle giunta comunali di Messina e Taormina e da quella della Provincia e che possibilmente, sulla base di quanto sta accadendo al consiglio comunale di Taormina, potrebbe dover passare anche dai civici consessi di palazzo Zanca e palazzo Dei Leoni.

Gli articoli 1 e 2 sono quelli che definiscono il passaggio da Comitato in Fondazione sulla base dell’art.35 della L.r.26 marzo 2002, sottolineando che la Fondazione stessa ha personalità giuridica di diritto privato, è costituita senza limiti di durata, ha sede in Taormina e potrà istituire uffici di rappresentanza in Italia ed all’estero nel rispetto dei vincoli di bilancio. Sancita anche la continuità giuridica ed economica, sulla base di conservare il diritto di percepire contributi pubblici e di utilizzare gli immobili con tutte le sue pertinenze e gli arredi.

Finalità ed attività sono invece ampiamente riportate negli articoli 3 e 4. Non perseguendo scopo di lucro, la Fondazione si propone di “promuovere e di realizzare manifestazioni ed iniziative di livello internazionale nei settore del cinema, del teatro, della musica, della danza, delle arti figurative e della cultura in genere”. Ovviamente specificata l’organizzazione dell’annuale Festival internazionale “Taormina Arte”, al fianco del quale potranno essere programmate altre manifestazioni, in collaborazione con Enti, Istituzioni e organismi vari (pubblici e privati), da svolgere anche lontano dal territorio di riferimento. Prevista anche la possibilità di costituire laboratori teatrali, musicali e artistici; archivi storici; raccolte di opere d’arte; organizzare centri di formazione professionale e di perfezionamento di arti e mestieri per la produzione culturale; istituire concorsi e premi, incontri, seminari e convegni.

E’ sul riconoscimento del “livello” dei fondatori che nasce la principale spaccatura tra Regione (nella persona dell’assessore Nino Strano e dell’asse territoriale da lui rappresentata) e gli enti cittadini (nei suoi rappresentanti Buzzanca-Ricevuto). Come “Fondatori iniziali” della Fondazione, secondo l’atto in discussione nei singoli Palazzi, vi sono il Comune di Taormina, il Comune di Messine e la Provincia Regionale. La Regione viene inserito nell’articolo riservato a Fondatori Privati e Sostenitori, specificando al comma 2 che la stessa è autorizzata ad aderire alla Fondazione mediante conferimento dell’apporto patrimoniale previsto dalla l.r. 19/04/2007, che ammonta a 250mila euro. Uno “scarso” riconoscimento del ruolo che non è sceso giù a Palermo, soprattutto in virtù del sostegno economico garantito negli anni al Comitato per l’organizzazione degli eventi e non solo.

Per quanto riguarda l’adesione dei privati, al momento assenti, si chiarisce che è subordinata al “conferimento di un apporto individuale una tantum al patrimonio della Fondazione non inferiore a 150mila euro, unitamente ad un apporto annuo di gestione, non inferiore a 100mila euro e per un periodo di almeno 4 anni”. Gli apporti complessivi a patrimonio dei Fondatori Privati non possono superare il 40% del patrimonio stesso. Possono inoltre aderire alla Fondazione con la qualifica di sostenitori, i soggetti pubblici e privati che intervengono finanziariamente a sostegno della Fondazione con contributi economici annuali non inferiore a 80mila euro e per un periodo non inferiore a 3 anni.

L’art.10 stabilisce la struttura della Fondazione, i cui organi vengono dettagliatamente definiti nei punti successivi (Assemblea, Cda, Sovrintendente, Collegio dei Revisori, Direttori Artistici).

L’Assemblea, che dura in carica 4 anni, è costituita da un rappresentante per ciascun Fondatore ed è presieduta dal Presidente della Provincia (la Regione è rappresentata dall’Assessore al Turismo). Operativamente l’assemblea formula proposte al Cda sulla gestione ed esprime parere non vincolante su diverse attività amministrative come l’approvazione dei bilanci, la modifica dello statuto o l’acquisto e l’alienazione di beni immobili.

I componenti del Consiglio di Amministrazione sono 8. Il Presidente (della Fondazione) è il Sindaco di Taormina o un suo delegato. Tra i suoi poteri ha la legale rappresentanza dell’Ente, sovrintende allo svolgimento dell’attività dell’Ente e adotta i relativi provvedimenti per l’attuazione del programma. Gli altri componenti sono, il sindaco di Messina (o un suo delegato); il Presidente della Provincia di Messina (o un suo delegato); due rappresentanti della Regione Siciliana, nominati dall’Assessore Regionale al Turismo ma come abbiamo visto, in questo momento indicati da Buzzanca e Ricevuto nelle persone dei dirigenti Mauro e Carbonaro; tre membri nominati dall’assemblea dei fondatori privati o in loro assenza dai fondatori iniziali (già scelti Santi Alligo, Giuseppe Spadaro, Italo Mennella). Il Cda tra le varie competenze, indica gli indirizzi di gestione economica e finanziaria, approva il bilancio di esercizio, nomina e revoca il sovrintendente e ne determina il trattamento retributivo, definisce su proposta di quest’ultimo i programmi e le attività artistiche in conformità dei vincoli di bilancio, approva l’adesione di fondatori privati e sostenitori e determina la pianta organica e le assunzioni di personale.

Il già citato Sovrintendente, scelto tra “persone dotate di specifica e competenza esperienza e capacità professionale”, tiene i libri e le scritture contabili dell’Ente, predispone il bilancio di esercizio e i programmi di attività artistica, nomina e revoca (previo parere favorevole del Cda) uno o più direttori artistici, dirige e coordina l’attività di produzione artistica, del personale dipendente e dei collaboratori esterni.

Infine i compensi, specificati all’art.17 dello Statuto che rimanda alla legge regionale 11/05/1993 e alle disposizioni contenute all’art. 18 della l.r. 08/02/2007 e all’art.19 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 30.

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