Il deputato regionale del Pd Panarello ha incontrato Lombardo e il nuovo dirigente della Protezione civile Lo Monaco: «Devono venir fuori scadenze precise sulla messa in sicurezza, i cittadini hanno bisogno di segnali». Novanta i rientri certi a Giampilieri, nominato un nuovo soggetto attuatore

Basta con le dichiarazioni d’intenti e le promesse, è ora di passare ai fatti. Questo il nocciolo delle considerazioni che il deputato regionale del Pd, Filippo Panarello, ha sottoposto al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e al nuovo dirigente della Protezione civile regionale, Pietro Lo Monaco, a proposito di quello che, a Messina, è l’argomento degli argomenti dal 1 ottobre scorso: l’alluvione e la gestione delle fasi emergenziali e della ricostruzione. Panarello, che peraltro è originario di Giampilieri, evidenzia una realtà: «Bisogna superare lo scarto tra le dichiarazioni ottimistiche delle autorità e l’inquietudine e la preoccupazione crescente tra le popolazioni alluvionate. Ricostruire il clima di fiducia e collaborazione che è prevalso nei tre mesi successivi all’alluvione del 1 ottobre è possibile se si passa rapidamente dalle parole ai fatti. Le soluzioni individuate devono diventare rapidamente progetti esecutivi e opere cantierate».

Lombardo e Lo Monaco hanno assicurato a Panarello il «massimo impegno», ma è evidente come alla gente questo non basti più. «E’ necessario – afferma Panarello – che già nella riunione di domani emergano con certezza scadenze precise, riguardo ai tempi degli interventi definiti, per la messa in sicurezza dei centri colpiti dalla disastrosa alluvione. Vanno, inoltre, programmati incontri con le popolazioni dei centri interessati, come richiesto dai comitati dei cittadini, per informarle correttamente e, ascoltare le loro preoccupazioni, e coinvolgerle nella fase delicata ed impegnativa della ricostruzione. Per quanto riguarda Giampilieri – aggiunge il deputato del Pd – il villaggio con il maggior numero di sfollati, ho sollecitato la realizzazione degli interventi meno complessi, su via Calvario, nella strada provinciale ( per modificare l’inclinazione del manto stradale e abbattere il muro lungo il torrente) e nella collina a ridosso delle nuove case popolari per consentire il rientro in assoluta sicurezza di gran parte dei cittadini che risiedono nelle abitazioni prospicienti la strada provinciale. Sono segnali indispensabili per rincuorare i cittadini sulla priorità assegnata alla sicurezza dell’abitato e sulla capacità di procedere tempestivamente alla realizzazione delle opere necessarie per consentire il ritorno alla normalità a Giampilieri e negli altri centri alluvionati».

Intanto, stando ai dati forniti dall’ufficio commissariale del Soggetto attuatore per l’emergenza, si alla data del 11 gennaio sono rientrati nelle proprie abitazioni di Giampilieri Superiore complessivamente 90 nuclei familiari e sono stati effettuati 108 sopralluoghi. A Palermo il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha nominato, infine, un nuovo soggetto attuatore, un “sub commissario” che si occuperà di sovrintendere le gare d’appalto inerenti la ricostruzione e la messa in sicurezza dei luoghi alluvionati: si tratta di Agostino Pappalardo, vecchia conoscenza della nostra città, essendo stato questore alla fine degli anni ’90 nel pieno del famoso “caso Messina”.

(nella foto di Dino Sturiale: Panarello, di spalle, illustra i fronti del dissesto di Giampilieri a Rita Borsellino nel corso del sopralluogo effettuato a Natale)