«La nomina di Sinatra risponde anche ad equilibri politici. Gli do un consiglio: parli con le varie forze politiche, compresi ex sindaco e vice-sindaco»
«Posso dare un consiglio al commissario Sinatra? Ascolti la città». L’appello è firmato Giovanni Frazzica, uomo politico di lungo corso della nostra città, tra i fondatori del Movimento popolare siciliano. Frazzica è vicino politicamente a Giovanni Burtone, deputato dell’Ulivo, colui che, al tempo in cui Sinatra era commissario del paese di Licodia Eubea, in provincia di Catania, lo “sfiduciò- insieme alla collega Marilena Samperi, inviando una lettera al ministro Amato in cui si chiedeva addirittura la rimozione di Sinatra stesso dal suo incarico istituzionale, per presunta “imparzialità- e sudditanza nei confronti dell’ex sindaco Li Rosi (Mpa).
«Non conosco Gaspare Sinatra – ammette Frazzica – ma da quello che ho potuto capire la sua nomina da parte dell’assessore Colianni (uomo Mpa come Li Rosi) risponde a equilibri politici. Il che non è un problema a priori, se poi a questo atto fa seguito una totale trasparenza. D’altronde il tempo che avrà a disposizione è molto ridotto, cinque-sei mesi, e la situazione a Palazzo Zanca è un bel po’ impantanata». Frazzica vuole dare un consiglio a Sinatra: «Incontri le forze politiche della città, i sindacati, le associazioni, lo stesso ex sindaco e il vice sindaco, anche per approfondire certi aspetti di una città che, inevitabilmente, non può conoscere al meglio. Messina è una città molto “complicata-, e anche l’ordinaria amministrazione – conclude Frazzica – non è poi così semplice».