Un “grande ufficio” di coordinamento per l’alluvione di Messina

Un “grande ufficio” di coordinamento per l’alluvione di Messina

Un “grande ufficio” di coordinamento per l’alluvione di Messina

mercoledì 14 Ottobre 2009 - 16:23

Diversi i settori che dovrà monitorare la struttura: messa in sicurezza, prevenzione, assistenza, ricostruzione. Intanto all’Unità di Crisi si affrontano i problemi della quotidianità

Un grande ufficio per coordinare gli interventi. E’ questo quanto emerso da un incontro tenutosi tra il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e il presidente della Regione Raffaele Lombardo. L’organismo si occuperà di messa in sicurezza, della prevenzione, dell’assistenza e della ricostruzione. La struttura ospiterà rappresentati di tutti gli assessorati regionali competenti, esperti e tecnici. E saranno tanti gli argomenti da affrontare immediatamente. In primis, la sistemazione per gli oltre mille sfollati in questo momento ospitati in strutture alberghiere cittadine e della provincia. Lombardo la prossima settimana si confronterà con Berlusconi sull’ipotesi “new town”. Ipotesi giudicata poco percorribile da diversi esponenti locali, tra i quali l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonino Beninati e il presidente della Provincia Nanni Ricevuto.

Intanto procedono le riunioni in Prefettura per fare il punto della situazione. Diverse le questioni affrontate, come il servizio “trasporti” per gli sfollati e la questione della discarica, dopo la chiusura del sito di Nisi stabilita con l’ordinanza firmata ieri da Ricevuto. Ciò in attesa che l’apparato commissariale prenda definitivamente il controllo e il coordinamento della situazione.

Contemporaneamente cresce il numero degli sfollati. Circa trenta in più nella sola giornata di oggi, così come ci ha riferito l’assessore Pinella Aliberti, la maggior parte dei quali proveniente da Briga superiore. “C’è chi chiede di rientrare a casa per recuperare alcuni effetti personali, gli occhiali o la dentiera”, riporta la Aliberti, ormai stabilmente a lavoro nell’Unità di Crisi della Prefettura. Sfaccettature di ogni giorno, che diventano problemi in simili circostanze. Molti hanno paura, chiedono certezze sul futuro, ma le risposte che desidererebbero non arrivano ancora. Anche gli psicologi sono sul campo. C’è bisogno di tutti, perché il trauma sociale è veramente forte e sentito. (ER)

Foto Dino Sturiale

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