L’imboschimento delle colline è possibile. A costo zero

L’imboschimento delle colline è possibile. A costo zero

L’imboschimento delle colline è possibile. A costo zero

mercoledì 14 Ottobre 2009 - 08:50

La proposta del consigliere comunale Fazio (Pdl): «Due bandi della Regione prevedono aiuti destinati all’impianto di specie forestali»

Più dell’abusivismo edilizio, la vera causa del dissesto idrogeologico è da rintracciare in una sbagliata politica ambientale adottata sulle colline letteralmente crollate nei giorni scorsi. Come quelle che sovrastano Giampilieri, Altolia, Molino, Scaletta. Interventi agricoli insufficienti se non inesistenti. Ma qualcosa si può fare, e a costo zero. A lanciare la proposta è il consigliere comunale del Pdl Antonio Fazio, che accende i riflettori su due bandi della Regione Sicilia emanati appena tre giorni prima il disastro del messinese, il 28 settembre scorso.

Entrambi appartengono al Programma di Sviluppo rurale 2007-2013. Il primo, MISURA 223 “Primo imboschimento di superfici non agricole”, prevede «la concessione di aiuti destinati all’impianto di specie forestali autoctone, anche di tipo arbustivo, su terreni incolti in zone a rischio erosione, desertificazione e dissesto idrogeologico con finalità protettiva, paesaggistica ed ambientale». A beneficiare di questi aiuti sono non solo i privati, ma anche i comuni singoli o loro associazioni, nonché lo stesso assessorato regionale Agricoltura e Foreste ed altre amministrazioni pubbliche. In termini numerici, il sostegno all’impianto è concesso nella misura del 100% del costo dell’investimento per gli Enti pubblici, con una spesa pubblica massima ammissibile per ettaro di 9 mila 300 euro e per singolo progetto di un milione.

Sulla stessa scia il secondo intervento, MISURA 221 “Primo imboschimento di terreni agricoli”. Qui gli aiuti sono destinati ai «terreni agricoli sia con finalità protettiva, paesaggistica ed ambientale, che produttiva», con la finalità, tra le altre, di «prevenire e mitigare i fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico». Identica al primo bando l’entità degli aiuti economici. «Nell’ambito del Comune di Messina – sottolinea Fazio – sono numerosissime le superfici non agricole o i terreni agricoli, dove è necessario ed indispensabile, non solo per esigenze naturalistiche ma anche e soprattutto per la salvaguardia della pubblica incolumità, impiantare specie forestali autoctone, anche di tipo arbustivo, prevenendo e mitigando i fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico». Un’occasione troppo ghiotta alla quale, secondo Fazio, Palazzo Zanca non può rinunciare, tenendo anche conto che «per le asfittiche casse del Comune di Messina, i predetti interventi sono a costo zero».

(foto Sturiale)

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