I tecnici dei comuni dell'area dello Stretto predisporranno una relazione da inviare al ministero dei Trasporti. Buzzanca: «Adesso ci vogliono i fatti»
I tavoli tecnici si susseguono, di parole se ne sentono tante, ma per i fatti bisognerà ancora aspettare. Ed è a quelli che punta anche il sindaco Giuseppe Buzzanca, soddisfatto a metà dopo il confronto tenutosi questa mattina a Palazzo Zanca sulla vertenza Stretto. Un incontro che si potrebbe definire interlocutorio, tant’é che le parti in causa si sono date un nuovo appuntamento, per il 4 agosto prossimo, quando verrà predisposta una relazione da inviare al ministero dei Trasporti con un’analisi dettagliata delle risorse di cui c’è bisogno. Perché di questo si tratta, ci vogliono le risorse, inutile girarci attorno. E su queste certezze non ce ne sono.
Al tavolo tecnico hanno partecipato il sindaco Buzzanca, l’assessore alla Mobilità urbana Melino Capone, gli assessori del Comune di Reggio Calabria, all’area dello Stretto, Candeloro Imbalzano, e quello ai trasporti, Amedeo Canale, e per Rfi, gli ingegneri Carmelo Rogolino, Filippo Palazzo e Daniela Carrubba. Obiettivo dell’incontro era la definizione di un rapporto tra concreto tra domanda ed offerta e di una previsione di conto economico. Si è parlato di pendolarismo, per il quale è stato concordato che le fasce orarie 6 – 9, 13.30 – 15, e 17 – 19 «meritano un approfondimento finalizzato al rafforzamento delle corse, mentre per la media e lunga percorrenza, fermo restando che il servizio venga lasciato e migliorato, si ritiene di quantizzare la nuove risorse finanziarie».
Per quanto riguarda il trasporto merci si dovrà chiarire l’entità del ferro-bonus prospettato dal Ministero dei Trasporti, attraverso il quale prevedibilmente si giungerà ad un incremento del traffico ed a nuove esigenze finanziarie. Sututto questo i tecnici dei comuni di Messina e Reggio stenderanno un documento analitico ed il 4 agosto prossimo si terrà un nuovo incontro a palazzo Zanca, per stabilire l’approvazione della relazione da avviare al Ministero dei Trasporti, così come richiesto, peraltro, dallo stesso ministro Altero Matteoli.
Affrontato anche il problema della sicurezza del trasporto di merci pericolose, tema divenuto di grave attualità dopo il caso Viareggio e gli allarmi lanciati dalla Cisl e dal senatore D’Alia sulle condizioni della stazione di Messina. Pur convenendo che allo stato, nonostante le denunce, non si riscontra nessuna particolare situazione di pericolo, si è stabilito di esaminare congiuntamente le condizioni di sicurezza. I comuni hanno concordato anche di affrontare un ulteriore confronto con le organizzazioni sindacali, che stando alle prime reazioni non sembrano affatte soddisfatte dell’esito del vertice di oggi.
(foto Sturiale)