L’influenza virale “A”

L’influenza virale “A”

L’influenza virale “A”

mercoledì 23 Settembre 2009 - 16:08

L’accertamento dei casi di influenza virale “A” è da tempo in corso nella Regione Sicilia ed avviene ad opera del Centro di Riferimento Regionale per le indagini seriologiche e virologiche per l’AIDS del Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute del policlinico di Palermo, cui pervengono i campioni respiratori dei cosiddetti «medici sentinella», un campione di circa 40 medici di famiglia e pediatri a ciò preposti.

I dati così raccolti segnalano la concreta presenza nella nostra Regione del virus, cui è dovuto anche il decesso di una paziente dell’ospedale Papardo, al centro dell’attenzione dei media. Un secondo caso grave pare si sia manifestato a Trapani, all’ospedale S. Antonio Abate.

Il primo diffondersi della pandemia è avvenuto in Messico nello scorso mese di aprile e, sotto la spinta delle segnalazioni dell’Oms, il Governo ha assunto opportune misure preventive, ivi compresa la vaccinazione per alcune categorie di persone a rischio, dagli autisti delle ambulanze ai poliziotti con compiti da svolgere a contatto del pubblico ad altre ancora.

Nulla di particolare riguardo le cautele che i singoli cittadini possono adottare : le usuali misure di igiene (pulizia ed uso di disinfettanti, dei quali si è registrato un picco nelle vendite), l’uso delle mascherine di carta, cautela nel frequentare posti affollati ed affidamento per le cure al proprio medico di base. I ricoveri ospedalieri si avranno per i casi gravi : questa influenza, come tutte le altre, nella generalità dei casi è da curare a casa.

In caso di un incremento della diffusione della pandemia, interverranno le strutture predisposte dall’Assessorato Regionale alla Sanità, il quale ha creato una Unità di Crisi denominata Comitato Regionale per le Pandemie. Il Comitato ha adottato un Piano Regionale per le Pandemie, che giunge a prevedere anche l’intervento del Dipartimento Regionale della Protezione Civile.

Il Piano dispone che le Aziende Sanitarie e le Aziende Ospedaliere istituiscano al proprio interno una Unità di Crisi per affrontare la pandemia, ciascuna delle quali ha in obbligo di adottare un Piano Aziendale di risposta alla pandemia influenzale. E, se necessario, saranno attivati ulteriori strutture laboratoristiche da affiancare a quella del policlinico di Palermo. E’ stato anche affrontato il problema della gestione dei casi pediatrici.

Per tutto quanto sopra si potrebbe concludere, figurativamente, che il maltempo è vicino e che la burrasca presumibilmente si scatenerà insieme ai primi rigori invernali, ma, in Sicilia almeno, sembra che siamo ben attrezzati per affrontarlo. E l’iniziativa della Procura della Repubblica di Messina di avviare una indagine sul decesso registratosi all’ospedale Papardo appare configurarsi piuttosto come una cautela che non come una iniziativa contro un contesto di malasanità.

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