-Il mio lavoro di magistrato è stato elogiato sinchè non ho toccato il -sistema-.Il video dell'intervista

L’ex pm De Magistris, candidato nell’Italia dei Valori alle prossime elezioni europee, ha riassunto le motivazioni del suo impegno in politica di fronte alla platea che, ieri, ha partecipato all’incontro tenutosi nella sala convegni del George Hotel a Barcellona Pozzo di Gotto.

L’iniziativa è stata organizzata dal responsabile locale di Italia dei Valori, Carmelo Monforte, che ha introdotto i vari interventi dei candidati della lista; oltre al tanto atteso dott. De Magistris, infatti, hanno preso la parola anche, l’on. Orlando, l’on. Scilipoti, Sonia Alfano e la giovane candidata Paola Calorenne.

Molti i temi trattati e i propositi espressi su svariati argomenti, quali: la tutela dell’ambiente, con chiari riferimenti alla realtà locale, poiché la Valle del Mela rientrerebbe nell’elenco delle 53 aree italiane ad alto rischio ambientale; il dissenso alla privatizzazione dei servizi idrici, o alla creazione di nuove centrali nucleari; l’impegno a far sì che vi sia trasparenza nella distribuzione ed investimento delle risorse europee, sottolineando tutti il loro unico comune denominatore: costituire un’alternativa credibile al centro-destra.

L’intervento del dott. De Magistris ha dato spazio anche alla propria esperienza di magistrato, per far cogliere la motivazione della propria scelta di candidarsi.

“Ho svolto la funzione di magistrato con passione per 15 anni in località non facili, dal punto di vista sociale, come la Calabria; sono stato elogiato per il mio lavoro fin quando non ho toccato quel grumo di potere condiviso tra politici, imprenditori, e professionisti, quello che io definisco il “sistema” che sta divorando le risorse italiane. Le mie inchieste, in particolare Poseidone e Why not, hanno smascherato queste realtà ed, allora ecco che, il mio “troppo lavoro” è diventato un disvalore”.

Queste le parole dell’ex pm che, con le sue simpatiche battute dal velato accento napoletano, ha intrattenuto i presenti ripercorrendo gli ultimi anni della sua attività investigativa, passando attraverso la citazione del libro di Calamandrei “L’elogio dei giudici”, l’origine ed i percorsi seguiti durante le sue inchieste, divenute ormai note, il processo disciplinare nei suoi confronti, fino ad arrivare a quanto intende fare nel caso di elezione al Parlamento Europeo.

A tal proposito, De Magistris oltre a ribadire i temi trattati dai candidati, che lo avevano preceduto con i loro interventi, ha evidenziato temi a lui più congeniali, che necessiterebbero di una chiara presa di posizione a salvaguardia del sistema giuridico italiano.

In particolare, il riferimento è stato alla proposta del Ministro Alfano, che vorrebbe riservare in via esclusiva alla polizia giudiziaria il dovere di ricercare le notizie di reato, sottraendo così al pm il potere di iniziativa, con conseguente indebolimento del suo ruolo; il tutto a vantaggio della polizia giudiziaria, dipendente in via gerarchica dall’autorità governativa, e, quindi, possibile vittima di condizionamenti politici.

Il dott. De Magistris ha trattato anche il tema della stampa, che ha definito come il “4° potere dello Stato”, quello che dovrebbe svolgere le funzioni di controllo, il “cane da guardia” della nostra democrazia, ma che – a suo dire – sta diventando sempre più un “cane da compagnia”, poiché censurato e privo di libertà di espressione.

Infine, il suo “obiettivo”, riassunto in poche parole: “Vorrei sbriciolare il disegno “piduista” che il governo sta cercando di attuare; non mi hanno lasciato fare il p.m. ed ho scelto la politica per fornire il mio contributo, la mia esperienza, e cercare di riuscire nel mio intento.”

In basso i video delle interviste a Luigi De Magistris e Sonia Alfano