La leggina dell’Ars sui doppi incarichi fa ancora discutere. E spacca il Pd

La leggina dell’Ars sui doppi incarichi fa ancora discutere. E spacca il Pd

La leggina dell’Ars sui doppi incarichi fa ancora discutere. E spacca il Pd

sabato 28 Marzo 2009 - 10:22

Venti esponenti del Partito democratico (genovesiani e non) chiedono provvedimenti a Genovese e Rao dopo il voto favorevole di nove deputati regionali. Due dei quali firmatari dell’emendamento decisivo

Il Pd messinese non ci sta. La “leggina ad hoc” per salvare il doppio incarico di deputato regionale e sindaco (o assessore) non doveva trovare l’avallo di nessun parlamentare del centrosinistra. La posizione assunta da ben venti esponenti del Partito democratico è dura e mette nel mirino quei sette deputati regionali, Barbagallo, Donegani, Faraone, Gucciardi, Laccoto, Oddo, Picciolo, Speziale e Termine, che hanno votato favorevolmente la legge, finita poi sul taccuino di Gian Antonio Stella e del Corriere della Sera.

A memoria si fa fatica a ricordare, negli ultimi tempi, una unione di intenti così larga nelle file del Pd. Nel firmare il documento, infatti, si sono ritrovati insieme coloro i quali non si sono risparmiati, recentemente, frecciate reciproche. A manifestare «un grave disagio» sono infatti, oltre al segretario cittadino Giuseppe Grioli, Luigi Gullo, Biagio Gugliotta, Francesco Italiano, Elio Sauta, Emilio Fragale, Vincenza Maccora, Liliana Modica, Francesca Pavone, Franco Providenti, Antonio Saitta, Antonino Saja, Francesco Scalia, Salvatore Sidoti, Angela Bottari, Donatella Sindoni, Lucrezia Zingale, Francesco Barbalace, Gabriella Crupi e Salvatore Lamacchia.

Secondo Grioli e compagni «la norma approvata contraddice lettera e spirito del divieto di cumulo di cariche sancito dall’art. 25 dello statuto del Pd Siciliano. Ancor più grave appare il fatto che la suddetta legge scaturisca dall’accoglimento di un emendamento presentato in aula dagli On.li Laccoto e Faraone unitamente agli on.li Leontini, Buzzanca, Formica, Dina e Campagna».

I venti si rivolgono al segretario regionale Francantonio Genovese, al quale chiedono «di rendere pubblica la propria opinione ed i provvedimenti che intende conseguentemente adottare in merito e di inserire l’argomento in questione nell’ordine del giorno della prossima Direzione Regionale già convocata per il 6 aprile 2009». Richiesta analoga viene fatta al segretario provinciale, Pippo Rao, cioè di «convocare con urgenza la Direzione Provinciale per un approfondimento politico. Infatti, pur nel rispetto del risultato elettorale sia a livello regionale che comunale, appare sconcertante la manifesta trasversale complicità per vanificare l’esito di un giudizio pendente per acclarare la illegittimità del “doppio incarico”».

«Il Pd – si conclude il documento – non può permettersi compromessi perché la sfida al centrodestra deve essere giocata senza ambiguità. In particolare, la base del partito e la società non possono tollerare che l’attività politica si risolva essenzialmente nella strenua difesa di posizioni individuali».

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