Metropolitana del Mare. Il consiglio provinciale approva una mozione: a quando l’avvio del servizio?

Metropolitana del Mare. Il consiglio provinciale approva una mozione: a quando l’avvio del servizio?

Metropolitana del Mare. Il consiglio provinciale approva una mozione: a quando l’avvio del servizio?

venerdì 16 Aprile 2010 - 09:05

Diversi i punti interrogativi posti da Pippo Rao, primo firmatario, che sollecita un servizio integrato e accessibile economicamente. Le prime corse non partiranno prima di giugno 2010

Ieri pomeriggio il consiglio provinciale ha approvato una mozione sul servizio di Metropolitana del Mare sullo stretto destinata ai passeggeri, primo firmatario Pippo Rao (Pd). Una mozione inserita all’ordine del giorno nell’aprile 2009, motivo per cui, molti degli spunti che offre e delle questione che pone, sono già state trattate in questo anno quasi trascorso, anche se ancora non definitivamente risolte.

L’aula approvandola, invita il presidente Ricevuto ad attivarsi affinché i 5 milioni di Euro stanziati dal Ministero dei Trasporti per il contenimento dei prezzi del servizio possano essere ottenuti ed adeguatamente impiegati per calmierare realmente gli stessi e venire incontro all’utenza, soprattutto quella pendolare, e comunque nel frattempo intervenire sulla politica dei prezzi che si vorrebbe attuare, per fare abbassare il costo del viaggio.

Un indirizzo preciso riguarda anche il collegamento con l’Aeroporto di Reggio Calabria. Si chiede infatti che «diventi il vero scalo dell’area dello stretto con la possibilità di effettuare il check-in a Messina» e attraverso il «potenziamento dell’offerta di voli attraverso una incentivante politica per le compagnie aeree ed un ruolo più attivo nella SOGAS». Sul check-in nel porto peloritano la Provincia Regionale ha lavorato in questi mesi con l’impegno dell’assessore Michele Bisignano, in costante raccordo con il Consorzio MetroMare e il Comitato Portuale. Due le delibere approvate nell’ultima riunione dello scorso 23 marzo, che seguono gli indirizzi tracciati una settimana prima in un incontro tra le parti tenutosi alla Provincia (vedi correlato in basso). La prima riguarda lo spostamento del terminal galleggiante dal molo “Peloro”, dove si trova attualmente, al molo “Luigi Rizzo”, liberato dalle gru. La seconda delibera fa riferimento alla richiesta di concessione dello stesso pontile galleggiante alla “Ustica Lines”, con la previsione che lo stesso pontile venga utilizzato anche dal Consorzio “Metromare” per il collegamento veloce Messina-Reggio Calabria aeroporto e dalla Sogas S.p.a., quale punto d’imbarco e check-in “pesante” per i passeggeri diretti al pontile marittimo di contrada Ravagnese presso l’aeroporto dello Stretto.

L’accordo raggiunto tra i soggetti interessati, prevede anche un accordo di massima (ovviamente non ancora “ratificato” dal comitato ne ufficializzato dalle singole realtà) per la creazione di un apposito servizio di trasferimento bagagli e di un punto di accoglienza all’interno di una ristrutturata stazione marittima, impegno quest’ultimo di cui si è fatta carico Rfi. C’è anche la volontà all’Amministrazione comunale di mettere a disposizione dei viaggiatori appositi spazi del parcheggio Cavallotti, attraverso, magari, un biglietto integrato che comprenda il passaggio in aliscafo e il posto auto, solo un’ipotesi ancora da valutare nel dettaglio.

Anche per quanto riguarda nuovi voli e tariffe la società di gestione dello scalo ha già dato le prime risposte: a breve il “Tito Minniti” sarà collegato anche con Bologna, Genova e Venezia con voli diretti e tariffe convenienti. I nuovi servizi potrebbero partire già tra aprile e maggio (oggi l’aeroporto è collegato con Bergamo, Fiumicino, Linate e Malta.

Inoltre l’Alitalia volerà da Venezia a Reggio Calabria tre volte la settimana (presentazione ufficiale il prossimo 29 aprile): dal 6 di maggio si potrà partire dall’Aeroporto dello Stretto di martedì, giovedì e sabato per raggiungere direttamente lo scalo veneto. Si partirà da Venezia alle 10.50 per arrivare a Reggio alle 12.20. Da Reggio la partenza è alle 14.30 per arrivare a Venezia alle 16.00. Il volo è da oggi in vendita alla tariffa promozionale di 49 € solo andata.

La mozione presentata da Rao sollecita inoltre la «costituzione di un Consorzio Pubblico tra gli Enti Locali delle città e delle Provincie di Reggio e Messina, con il coinvolgimento delle Associazioni degli utenti, che possa essere il vero elemento di raccordo per quella politica di integrazione di sistemi, ed enti, che possa rappresentare una valida logica per i trasporti nello stretto e tra le realtà metropolitane dello stretto». Ciò per monitorare costantemente il funzionamento dell’atteso servizio.

Secondo Rao la MdM, più che una società o un sistema “rigido”, dovrebbe avere alcune caratteristiche di “immaterialità” che la rendano un sistema di trasporto funzionante a prescindere dai vettori utilizzati e/o convenzionati:

– Dovrebbe essere di tipo misto, ovvero terrestre e marittimo; integrato, con terminali a ridosso degli imbarchi; coordinato, negli orari di terra e di mare;

– Dovrebbe prevedere l’impiego di tutti i vettori, pubblici o privati, che operano sullo Stretto e sui territori metropolitani; i quali sono convenzionati col gestore e ne accettano l’integrazione tariffaria;

– Prevedere l’elevata frequenza delle corse, il cui intervallo nei momenti di punta non deve superare la mezzora; l’estensione oraria di queste su almeno 18 giornaliere;

– Dovrebbe essere fruibile con un biglietto unico, valido oltre che per l’attraversamento dello Stretto anche sulle reti di trasporto urbano delle città che vi si affacciano;

«Una vera MdM sullo Stretto – scrive Rao -, prescindendo da chi materialmente svolge il servizio di trasporto marittimo, dovrebbe partire da un accordo tra l’ATM di Messina e l’ATAM reggina che, sfruttando finanziamenti regionali, emettano un biglietto unico dal costo calmierato e spendibile su tutti i mezzi di attraversamento convenzionati con il sistema MdM».

Dubbi anche sui tempi di percorrenza e sulle rotte: «E’ possibile stimare un tempo di giro superiore alle due ore – si legge nella mozione – in considerazione anche del numero degli scali (4), della loro distanza e delle velocità dei natanti che è realistico prevedere anche: in considerazione dei limiti imposti dalle Autorità Marittima, e poiché per ciascuna linea si prevede l’utilizzazione di un solo natante, la frequenza di passaggio in ognuno dei 4 scali in un dato senso di navigazione sarà non inferiore a tale tempo di giro, valore che non è sufficiente per garantire un’alta capacità e che è prevedibile appaia poco appetibile ad una larga parte degli utenti. Inoltre lo scalo di Papardo non è stato ancora realizzato ed anzi neanche progettato, approdo fondamentale per il servizio che può rendere alla zona nord di Messina ove sorgono importanti infrastrutture universitarie e sanitarie. E a Messina, non si è ritenuto di prevedere uno scalo in località Annunziata ove ‘insiste il terminale nord della linea tranviaria e da dove si diparte un servizio di collegamento con altri insediamenti universitari.

Il punto interrogativo più grande rimane però sui tempi di avvio. La mozione invita anche il presidente dell’Ente Nanni Ricevuto a farsi carico con decisione di sollecitare la partenza del collegamento. Lo stesso Ricevuto aveva annunciato che a breve si sarebbe recato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per discutere con il direttore generale per il Trasporto marittimo, Enrico Maria Puija. Serviranno comunque almeno 30 giorni per gli interventi di spostamento della piattaforma galleggiante, più un altro mesetto per l’allestimento della struttura relativa al check-in. Non si dovrebbe quindi partire prima di giugno 2010.

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