Nasce “Rivoluzione siciliana-. Berlusconi preoccupato, potrebbe slittare l'intesa con Lombardo.
Gianfranco Micciché non demorde e annuncia: «Vado avanti». La sua candidatura alla presidenza della Regione è tutt’altro che ritirata, nonostante il faccia a faccia di oltre due ore tenutosi ieri a Palazzo Grazioli tra il presidente dell’Ars e il numero uno di Forza Italia Silvio Berlusconi. «A Berlusconi ho spiegato – afferma Micciché ancora una volta sul suo blog (www.gianfrancomicciche.net) – che chiudere un accordo in Sicilia con l’Udc e con Cuffaro sarebbe la cosa più sbagliata che si possa immaginare. Sono sicuro che lui ha capito. Io in ogni caso vado avanti. La mia candidatura resta perché non sono intenzionato a sottostare ai giochetti di Forza Italia rinunciando al mio progetto. La gente è con me». E ci sarebbe già una lista in preparazione, dal nome suggestivo quanto esplicativo: “Rivoluzione siciliana-.
La posizione oltranzista di Micciché ha il risultato immediato di far quantomeno slittare l’intesa Berlusconi – Lombardo, già messa in discussione da alcuni forzisti che hanno definito “esose- le richieste del leader del Mpa. Quest’ultimo ha fatto sapere a Berlusconi che senza un passo indietro di Micciché (che in Sicilia non è un forzista qualunque) tutto viene rimesso in discussione, e la sua candidatura rimarrebbe espressione solo dell’accoppiata Udc-Mpa. Domenica, in quel di Acireale, Lombardo farà partire la sua campagna elettorale, con o senza il Pdl. Naturalmente Berlusconi non può permettersi di mandare all’aria l’intesa siciliana concordata due giorni fa con Lombardo, che gli offrirebbe ampie garanzie non solo in Sicilia, ma anche al Senato, parte integrante del patto.