Il ministro: «Entro dicembre inizieranno i lavori a terra». Ma il consiglio comunale non si è ancora determinato
«A fine anno partiranno i lavori a terra». Ad annunciarlo è il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, che ha assicurato che il Governo per il Mezzogiorno «ha fatto molto» e che in effetti «esiste una questione politica nel sud». E quando si parla di opere infrastrutturali nel meridione non si può che partire dal Ponte sullo Stretto. I lavori a terra, dunque, inizieranno a fine anno, grazie anche allo stanziamento di 1,3 miliardi di euro deciso nell’ambito del piano anticrisi del Governo. E per lavori a terra si intendono anche le cosiddette -opere compensative-, per le quali il Comune ha da tempo preparato, attraverso l’ufficio Programmi complessi diretto dall’ing. Giovanni Caminiti, le sue proposte con un’apposita delibera.
Delibere che, però, tra revisori dei conti, bilancio di previsione e Triennale opere pubbliche, è rimasta impantanata nei meandri dell’ordine del giorno del consiglio comunale, e non ancora discussa. Ricordiamo quali sono gli interventi previsti. Sono divisi in sottocategorie: opere da inserire nel progetto Ponte; opere ferroviarie connesse; opere accordo di programma del 27 novembre 2003; opere stradali connesse; opere stradali connesse (da integrare nell’accordo di programma); opere compensative. Nel primo gruppo rientrano: il raccordo Panoramica-Litoranea, il minisvincolo Ganzirri in corrispondenza dei piazzali di esazione, la variante Cittadella Universitaria-Annunziata e la variante Stazione Gazzi (linea Ponte). Opere ferroviarie connesse sono il collettore Metropolitana dello Stretto-Fermate Papardo e Annunziata e la variante Stazione Gazzi (Stazione).
L’accordo di programma del 27 novembre 2003 stabilisce gli impegni di Regione Sicilia e Regione Calabria. Due le opere previste: il collegamento Svincolo Curcuraci-Panoramica (costo 11,7 milioni di euro) e il raddoppio della tratta Giostra-Annunziata (seconda canna) con relativo svincolo (70 milioni). Da integrare nell’accordo ci sono le opere stradali connesse: il completamento della copertura del torrente Papardo (15 milioni di euro), il nuovo collegamento autostradale Tremestieri-Giostra (650 milioni che dovrebbero coprire Cas e Anas), il sistema di viabilità integrato (conforme al Prg, costo eventuale 130 milioni), la Via del Mare (65 milioni), il by-pass Annunziata-Pace (40 milioni) e i pontili e le opere a terra per la Metropolitana del Mare (25 milioni in condivisione con l’Autorità portuale).
Infine le opere compensative, tutte a carico della società Stretto di Messina, per un totale di quasi 120 milioni: la pianificazione dell’Area integrata dello Stretto (5 milioni), gli interventi attuativi del Piano particolareggiato Porto-Tremestieri (32,5 milioni), interventi di salvaguardia ambientale della Riserva di Capo Peloro (50,7 milioni), rinaturalizzazione e ripascimento dei litorali (11,8 milioni), adeguamento e riqualificazione della Panoramica dello Stretto (5,2 milioni), la variante Faro Superiore direzione Tono (con by-pass dell’abitato di Faro, costo 11,7 milioni) e la realizzazione di aree attrezzate di protezione civile (2,5 milioni).