Oggetto del contendere: le strategie sulle politiche del territorio, a partire dal piano quadro di Bordonaro. Capurro: «L’Udc abbia il coraggio di uscire dalla giunta». Ritirata la delibera sulla Ztl: il sindaco la farà sua con i poteri speciali
Il 2010 si apre con i fuochi d’artificio a Palazzo Zanca. Messo agli archivi il clima natalizio, il consiglio comunale torna a riunirsi ed è subito bagarre. I problemi tutti interni alla maggioranza non erano, evidentemente, prerogativa solo dell’anno appena conclusosi. Messa in discussione la delibera sul piano quadro di iniziativa privata da realizzare a Bordonaro, in contrada Lacco, ecco che si scatena la polemica. Doverosa una premessa: il piano quadro non era passato in commissione Urbanistica, dove tutti i consiglieri componenti, compreso il presidente Mimmo Guerrera dell’Udc, si erano astenuti. Guerrera stesso aveva sollevato più di una perplessità su un piano che, potenzialmente, offre la possibilità di costruire fino a 100 appartamenti da 70 metri quadri l’uno (in realtà il progetto prevede 19 villette familiari) in una zona trasformata da E1 (agricola) a B5a (edificabile “di recupero”) da uno dei tanti emendamenti della Variante al Prg del 2002. In realtà, secondo i firmatari di quell’emendamento (Pippo Capurro e Pippo Previti) quella trasformazione “sanava” una situazione di abusivismo venutasi a creare nell’area.
Fatta questa premessa, l’Udc oggi ha chiesto, per bocca del capogruppo dell’area D’Alia Bruno Cilento, di sospendere la trattazione della delibera in attesa di un incontro col sindaco circa le scelte future sulla programmazione delle politiche del territorio, ferma restando la presenza di posizioni diverse all’interno del gruppo stesso. La proposta, accolta positivamente dall’assessore all’Urbanistica Pippo Corvaja, presente in aula, non ha riscontrato i favori del Pdl, che si è astenuto quasi in massa, provocandone la bocciatura. Tutti i consiglieri dell’Udc non ci hanno pensato su due volte e hanno abbandonato l’aula, provocando l’ira del capogruppo del Pdl Capurro: «Non si può bloccare l’intera attività urbanistica» ha prima tuonato, attaccando poi i colleghi della maggioranza: «Non si può stare in giunta e fare in aula l’opposizione più becera. L’Udc abbia il coraggio di uscire dalla giunta e il sindaco prenda atto di questa situazione».
In precedenza qualche malumore l’aveva provocata, in apertura di lavori, il ritiro da parte dell’Amministrazione della delibera sulle modifiche alla Ztl. Un ritiro “per approfondimenti”, anche se in realtà l’atto, una volta uscito dall’aula, non vi tornerà più. Dell’argomento, infatti, come preannunciato a Tempostretto nell’intervista di fine anno, si occuperà in prima persona il sindaco Giuseppe Buzzanca, che modificherà la Ztl usufruendo dei poteri speciali per l’emergenza traffico, scavalcando di fatto il consiglio comunale. Che, ovviamente, non la prenderà benissimo.