Il rappresentante sindacale Roberto Laudini chiede che la possibilità di elevare temporaneamente l'orario di lavoro settimanale venga rivolta anche ai 190 contrattisti definiti precari di “seconda generazione”
Si torna a parlare dei contrattisti del comune in seguito alla volontà espressa dall’amministrazione, di voler elevare, pur se temporaneamente, entro settembre 2009, l’orario di lavoro settimanale dei contrattisti a 6 o 12 ore. I diretti interessati dovranno comunicare entro 10 giorni dal ricevimento della lettere l’eventuale disponibilità o rifiuto per le estensioni orarie contrattuali (legge regionale 85/95 art.11-12).
Una notizia che, secondo quanto affermato da Roberto Laudini dell’ RdB/Cub, più che essere considerata in modo positivo è piuttosto da definire discriminante, poiché la possibilità di aumentare il proprio orario di lavoro «si rivolge solo ad una parte dei dipendenti di Palazzo Zanca, quella cioè dei precari di prima generazione i cosìdetti Puc – afferma Laudini – e lascia invece fuori altri 190 contrattisti, precari di seconda generazione».
Una situazione che a detta della RdB/Cub crea inevitabilmente malessere ed insoddisfazione a fronte soprattutto «dello sperpero operato dall’amministrazione per l’organizzazione di feste popolari, giochi d’artificio e addobbi natalizi». Un attacco duro quello rivolto alla squadra di Buzzanca da parte della Confederazione Unitaria di Base, che invita la classe dirigente «a non considerare queste persone e le loro famiglie solo ed esclusivamente come un serbatoio di voti»