Fazio rinuncia, non c'è compattezza su un nome solo. Si profila un ballottaggio Pergolizzi - Cocivera. Domani alle 9 la riunione decisiva
L’unica cosa certa è che Pippo Capurro non è e non sarà più il capogruppo del Pdl. O almeno, è certa fino a oggi. Perché la questione capogruppo è diventata un vero e proprio rebus, dopo il documento di sfiducia firmato una settimana fa da sette consiglieri su otto e il confronto-scontro col sindaco Buzzanca. La logica avrebbe voluto che, presentando una sfiducia, ci fosse già pronta un’alternativa a Capurro. In realtà l’alternativa non c’è, o quantomeno non c’è compattezza su un nome da proporre. Quello di Antonio Fazio pareva mettere d’accordo tutti o quasi, ma lo stesso avrebbe rinunciato. Nello Pergolizzi ribadisce che il nuovo capogruppo dovrà essere in quota Forza Italia, ma passando in rassegna i nomi non ne viene fuori nessuno: Sparso non ha dato la sua disponibilità, come del resto aveva fatto a inizio mandato; idem per Burrascano e Spicuzza, della corrente Germanà; Iannello, infine, è l’unico del gruppo a non aver votato la sfiducia dunque sembra escluso a priori.
Restano, dunque, solo gli esponenti provenienti da Alleanza Nazionale: Pergolizzi, Cocivera e la Crifò. Quest’ultima non ambisce al ruolo di capogruppo, mentre il nome di Cocivera potrebbe essere gradito al sindaco, essendo l’unico vicino al duo Formica-Nania. Troppo -gradito- e troppo -vicino-, secondo Pergolizzi, che a questo punto potrebbe candidarsi a prendere il posto di Capurro, di cui era già vice capogruppo. Sarebbe comunque una soluzione a tempo, in attesa della definizione dei nuovi vertici provinciali del Pdl. Una soluzione, però, potrebbe non trovare l’appoggio di Buzzanca, notoriamente su posizioni totalmente opposte a quelle difese da Pergolizzi, uomo di punta della corrente Briguglio. Il risultato? Un rebus, appunto. Con un possibile ballottaggio tra Cocivera e Pergolizzi e con Capurro spettatore -disinteressato- e, certamente, divertito da questa confusione totale figlia di un partito che soffre evidentemente della mancanza di una guida e di una linea univoca.